PADRE PIO, LA TREMENDA NOTIZIA DA SAN GIOVANNI ROTONDO
Padre Pio, dalla primavera del 1918, non si è più mosso da San Giovanni Rotondo. Il Santo, in circa due anni, ebbe piaghe alle mani, ai piedi al costato, proprio come Gesù. Un dono mistico, quello ricevuto da Padre Pio, legato alla sua immensa spiritualità, ma anche carico di profonda sofferenza fisica, per via delle perdite ematiche che gli provocavano dolore.
Anche se Padre Pio non diceva nulla e cercava di nascondere i segni delle mani attraverso le maniche larghe della tonaca, alla fine dovette rivelare cosa gli accadeva anche ai confratelli, non potendosi tenere dentro un segreto così forte e in brevissimo tempo, la voce di quanto gli accade, si diffuse, non solo a San Giovanni Rotondo, ma in tutto il Gargano, raggiungendo e superando i confini nazionali, indice di quanto sia stato, da allora in poi, sempre più venerato al punto che è considerato, oggigiorno, come uno dei santi più invocati di tutti i tempi.
La storia ci insegna che, man mano che la popolarità del Santo cresceva, le folle che accorrevano a San Giovanni Rotondo diventavano sempre più numerose, al punto che il convento veniva preso d’assedio, pur di poter interagire col frate. Si dovette, a quel punto, ricorrere alle forze dell’ordine per mantenere uno stato di tranquillità ma oramai alla storia di Padre Pio si sono interessati medici, su richiesta, dapprima, degli immediati superiori di Padre Pio, poi della Santa Sede.
Oggi i tempi sono cambiati, complice la crisi economica in corso, legata prima alle diverse ondate pandemiche del Covid, poi a quanto sta accadendo tra Russia e Ucraina. Il mondo intero arranca e questo ha inevitabili ripercussioni anche sotto l’aspetto della fede, dal momento che quelle 10 milioni di persone all’anno che si recavano in pellegrinaggio al Santuario di San Giovanni Rotondo non ci sono più.
“Si vive nel rimpianto dei tempi d’oro, anche nella chiesa sotterranea che pure è rivestita d’oro vero, e i fedeli (per lo più donne, per lo più polacche), appoggiano le mani sulla teca dove c’è il corpo del santo. Una grazia, una speranza, il miracolo, questo si chiede a padre Pio, il teschio coperto da una maschera di silicone, le mani nere e raggrinzite che tutti vogliono fotografare”. Questo è quello che si legge in un articolo di Repubblica, peraltro davvero molto interessante, in cui viene evidenziato, comunque, il risvolto della medaglia... un invito a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, dal momento che “in pochi si vive meglio l’intimità della spiritualità”. E voi, cosa ne pensate?