Paderno Dugnano, confessa il figlio: cos’è successo quella sera

Una vera e propria mattanza  familiare quella che si è consumata sabato sera, lasciando senza parole la comunità di Paderno Dugnano e di riflesso, tutti noi che abbiamo appreso la tremenda notizia dalla stampa. Un’intera famiglia deceduta e a confessare è stato  il figlio maggiore della coppia sterminata.

Una storia raggelante, così come lo è la sua confessione che ripercorreremo  analiticamente,  poiché il giovane, nel suo lungo interrogatorio, ha finito per ammettere di aver tolto la vita alla sua famiglia,  lasciando sgomenti gli investigatori e il sui paese, oltre a milioni di utenti sparsi per la penisola.

Purtroppo, ancora l’ennesimo triplice delitto , ha tinto di rosso le pagine della cronaca nera nazionale e, di ora in ora, dopo la confessione, emergono ulteriori particolari che rendono l’intero scenario, di suo macabro, ancora più aberrante.

In pochi attimi, un’intera famiglia è stata  sterminata,  e nessuno, quella sera, ha sentito nulla né ha percepito un segnale di colluttazione.   Sin da quanto la tremenda notizia è stata ripresa dalla stampa, per via della sua efferatezza,   sta destando fortissimo clamore mediatico, specie dopo che il figlio maggiore ha confessato la mattanza familiare e il movente.

Dal momento che il figlio ha confessato, vediamo insieme, attraverso le sue parole, che cosa è successo quella maledetta sera, dato che quanto da lui dichiarato rappresenta un colpo al cuore per tutta l’Italia che  sta seguendo la sconvolgente vicenda.

Una mattanza familiare, quella consumatasi nella notte tra sabato e domenica, che ha raggelato la nostra penisola. La sera precedente la famiglia si era riunita per festeggiare il 51esimo compleanno del papa Fabio mentre quella seguente,  Fabio Chiarioni,  la moglie 49enne Daniela Albano, e il loro figlio minore,  di soli 12 anni,  Lorenzo,  sono stati uccisi con una ferocia estrema. Il triplice delitto è stato compiuto, nella notte tra sabato e domenica, dal figlio maggiore della coppia che è ha confessato.

Paderno Dugnano,  in provincia di Milano,  e l’Italia intera non trovano le parole per descrivere la sconvolgente vicenda anche perché tutti coloro che conoscevano il reo confesso, lo descrivono come un ragazzino tranquillo, studioso, sportivo  ed è per questo che non si capacitano di come abbia potuto commettere  il peggiore dei reati in assoluto.

Riccardo, a 17 anni,  si è macchiato di una mattanza familiare, confessando al termine di 12 serrate ore di interrogatorio cosa è successo  nella serata tra  sabato e domenica, quando ha posto fine alla vita dei suoi genitori e del fratello minore. Il ragazzo, che avrebbe dovuto cominciare tra pochi giorni la  quinta al liceo scientifico Gadda di Paderno Dugnano,  con un coltello ha prima tolto la vita al fratellino 12enne,  per poi scagliarsi  sulla madre e il padre,  con la stessa lama,  colpendoli con altrettanta ferocia.

Il Corriere della Sera ha riportato le parole del reo confesso: “Non c’è un vero motivo per cui l’ho  Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Oppresso. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio“. Anche dopo aver tolto la vita ai genitori e al fratellino, il disagio di cui parlava non è andato via.  Il giovane ha aggiunto : “Me ne sono accorto un minuto dopo: ho capito che non era uccidendoli che mi sarei liberato”.

Piangendo a tratti, ha ricostruito, la mattanza, aggiungendo:  “Non è successo niente di particolare sabato sera. Ma ci pensavo da un po’, era una cosa che covavo”. Sabato Riccardo, che si sentiva solo,  si è alzato dal letto, ha  preso un “coltello da carne”  e senza una ragione precisa ha colpito il fratellino, per poi fare lo stesso con i genitori,  mettendo la parola fine alle loro tre vite.  La comunità piange la scomparsa di  persone molto stimate nella zona. Fabio faceva il  costruttore edile, sua moglie Daniela era titolare di un negozio di biancheria intima a Cinisello Balsamo,  e i telespettatori ricordano ancora la sua partecipazione, nel 2016, a  “Caduta libera”.  Lorenzo,  12 anni, doveva iniziare la terza media.