Olimpiadi Parigi, le atlete italiane che hanno nuotato nella Senna: “Sulle braccia sono ricoperte di…”
Olimpiadi Parigi: grande giornata per lo sport azzurro
La 13esima giornata delle Olimpiadi di Parigi è stata ricca di emozioni per la spedizione azzurra, con l’immagine di copertina che spetta sicuramente a Ruggero Tita e Caterina Banti capaci di vince l’oro nella specialità Nacra 17 della Vela. L’Italia, poi, ha conquistato anche la medaglia d’argento nella C2500 della canoa sprint, con Gabriele Casadei e Carlo Tacchini capaci di realizzare un’entusiasmante rimonta. Bella sorpresa, poi, nella 10 chilometri di fondo nella Senna dove Ginevra Taddeucci è riuscita a conquistare la medaglia di bronzo.
Olimpiadi Parigi, proseguono le polemiche sulla Senna
Nel frattempo proseguono le polemiche sulla Senna e nelle scorse ore le nuotatrici italiane Ginevra Taddeucci e Giulia Gabrielleschi, reduci dalla 10 chilometri di fondo alle Olimpiadi, hanno spiegato perché hanno le braccia ricoperte da graffi. Le due atlete – intervistate da “Fanpage.it” – hanno spiegato che è stato detto loro di schiacciarsi al muro mentre nuotavano e per questo sono rimaste impigliate nei rovi che poi hanno provocato quei graffi.
Perché hanno nuotato vicino l’argine della Senna?
Nella preparazione alle difficoltà della gara nella Senna vi è stato anche questo aspetto: secondo quanto riportato da “Fanpage.it”, infatti, alle atlete italiane era stato consigliato di nuotare il più possibile nei pressi del bordo del fiume, di sfiorarlo, in modo da evitare la forza della corrente. Una opzione strategicamente intelligente, sicuramente necessaria, ma penalizzante per gli spettatori che non sono riusciti a vedere le nuotatrici vista la posizione degli spalti lungo il percorso.