Olanda, scandalo dei sussidi per l’infanzia: si dimette in blocco il governo (di sinistra) di Mark Rutte
“Il governo olandese di Mark Rutte si dimette”. Lo scrive sul suo sito il quotidiano Volkskrant. E’ questo l’epilogo di una crisi scoppiata in seguito a uno scandalo legato ai sussidi per l’infanzia. La tensione era aumentata ieri con le dimissioni del leader del Partito laburista (PvdA) all’opposizione, Lodewijk Asscher, che fu ministro per gli Affari sociali e l’occupazione in un precedente governo Rutte tra il 2012 e il 2017. Le sue dimissioni hanno ulteriormente aumentato la pressione politica sull’esecutivo.
La caduta del governo Rutte III non porta automaticamente a elezioni anticipate. L’attuale compagine governativa potrebbe infatti continuare a restare in piedi per il disbrigo degli affari correnti sia per la crisi legata al coronavirus ma anche in considerazione del fatto che le elezioni legislative sono previste il prossimo 17 marzo. Il caso, riferisce la stampa locale, è nato dopo che i funzionari del fisco hanno accusato ingiustamente circa 20mila famiglie di frode, facendone indebitare molte per rimborsare le indennità per l’infanzia.
Rutte appartiene al Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) ed è primo ministro dal 14 ottobre 2010. Con oltre dieci anni di premierato alle spalle, è il secondo leader europeo più longevo, dopo la tedesca Angela Merkel. Rutte, annunciando le dimissioni del governo, ha promesso un risarcimento alle famiglie coinvolte. “Deve essere organizzato un risarcimento economico per i genitori. Non si può sbagliare di nuovo”, sarà “introdotto un nuovo sistema di indennità”. Rutte ha osservato che “il meccanismo di raccolta delle informazioni deve essere radicalmente rivisto”.