NUOVA VARIANTE KP.3, I SINTOMI A CUI PRESTARE ATTENZIONE
In questi ultimi tre anni abbiamo sperimentato qualcosa che non era mai successo in tempi moderni. Una pandemia ha colpito infatti tutto il globo, pandemia causata dal virus Sars-CoV2 che provoca la patologia chiamata Covid-19.
Al giorno d’oggi la pandemia ha rallentato di moltissimo questo grazie ai vaccini e alle cure che sono arrivate in maniera piuttosto tempestiva. Le case farmaceutiche hanno fatto di tutto per trovare un vaccino utile per poter porre fine ai danni causati dal coronavirus.
E se oggi c’è chi si scaglia contro i possibili quanto a volte davvero esigui effetti avversi che i vaccino possono causare non si può non affermare con ferma convinzione che da quando sono arrivate le cure la patologia ha subito se non uno stop quando meno una gravità minore.
Il Covid può essere molto pericoloso questo in quanto colpisce l’apparato respiratorio e può anche provocare delle patologie multiorgano dagli effetti imprevisti. Sicuramente l’allerta deve rimane comunque alta.
Questo coronavirus infatti ha mostrato una grande capacità, mai osservata prima di adesso in un patogeno, ovvero quello di riuscire a creare numerose varianti in pochissimo tempo che a volte risultano inefficaci anche contro le terapie ad oggi esistenti e per questo c’è bisogno di fare i richiami dei vaccini.
Richiami che devono essere soprattutto proposti alle persone fragili e con patologie. Nella prossima pagina andremo a vedere quali sono gli effetti e i sintomi della variante kp.3 appena scoperta dai ricercatori. Qualcosa di davvero molto particolare.
Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale la variante KP.3 del Covid-19 sta correndo molto velocemente in tutto il mondo. Si tratta di una nuova mutazione del virus che sta preoccupando gli esperti.
Questa nuova variante si sta diffondendo a causa soprattutto dei viaggi aerei che come si sa oggi sono molto capillari in tutto il mondo. Per questo il Covid o meglio questa nuova variante del coronavirus sta viaggiando velocemente diffondendosi sia in Europa che negli Stati Uniti d’America.
I centri di controllo delle patologie stanno monitorando la situazione e al momento in Italia non c’è una sequenza del patogeno in questione ma gli esperti ravvisano che ci sono dei sintomi molto particolari a cui prestare attenzione.
In Europa la Spagna è il Paese che conta più casi di mutazione KP.3. Alcune sequenze del virus sono state già depositate da alcuni laboratori all’estero. “Globalmente risultano 209 sequenze” di KP.3.1.1 “depositate dal 3 giugno ad oggi” – così afferma Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria e vicepresidente della Società italiana di microbiologia.
“Ne risultano anche dagli Usa, qualcuna dal Canada” – così afferma il ricercatore parlando all’Adnkronos Salute. “Risulta invece una sequenza prelevata il 9 maggio, che secondo le informazioni visibili, sarebbe di una passeggera proveniente dall’Italia, una donna di mezza età” – queste invece le parole di Federico Gueli che in Italia si occupa di osservare le varianti Covid.
Secondo i ricercatori è ormai questione di tempo e la nuova variante si diffonderà anche nel nostro Paese e per questo bisogna stare molto attenti.