Nuova metodica, la Colonscopia non sarà più un esame invasivo
La colonscopia è un esame diagnostico che, per mezzo di una sonda endoscopica, è diretto ad esplorare le pareti interne del colon per appurare la presenza di eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni e, soprattutto, masse tumorali.
Questo tipo di esame è un fondamentale strumento di prevenzione per chiunque, anche se è consigliata come attività di screening soprattutto per i soggetti a rischio. Con un banale esame di questo tipo è già possibile individuare e, all’occorrenza, rimuovere quei tumori ancora molto piccoli, prevenendone così una degenerazione irreversibile.
Grazie alla colonscopia è possibile prevenire il secondo tumore diagnosticato con più frequenza in Italia: quello del colon-retto. L’esame si effettua di solito in seguito al risultato positivo all’esame del sangue occulto fecale, un tipo di test che rientra nel novero degli screening regionali per la diagnosi precoce di questo terribile male.
Sebbene questo tipo di esame sia effettuato con tutte le premure possibili e stia diventando sempre meno fastidioso, è ritenuto comunque come un test potenzialmente doloroso e non poco imbarazzante vista l’innegabile invasività della procedura. Si utilizza infatti il colonscopio, un tubicino flessibile collegato munito da microcamera che viene introdotto manualmente nel canale anale.
Negli ultimi tempi la scienza medica sta continuando a compiere dei veri e propri passi da gigante anche per questo tipo di esami. Rimanendo in tema di colonscopia, di recente è stata introdotta una grande novità per questo tipo di esame: la colonscopia virtuale.
La colonscopia virtuale è una tecnica radiologica non invasiva, volta ad osservare la parete del colon senza ricorrere alla sonda endoscopia. In questo modo l’esame risulta molto meno invasivo rispetto alla colonscopia tradizionale, ottenendo dei risultati peraltro molto più dettagliati.
Questo tipo di tecnica viene impiegata, infatti, laddove la procedura tradizionale non riesce ad arrivare, come per esempio nel caso in cui una patologia grave impedisca l’accesso allo strumento. Grazie alla colonscopia virtuale si riesce ad ottenere un quadro più completo della situazione del paziente, valutando i tratti intestinali posti a monte di neoformazioni occlusive o subocclusive.
Scendendo nel dettaglio della particolarità di questa tecnica, possiamo definirla come una procedura endoscopia eseguita con ricostruzioni 3D al computer dopo aver eseguito una semplice TAC. Il computer elaborerà un’animazione grafica che mostra le immagini della superficie mucosa del colon, con un’accuratezza identica alla colonscopia tradizionale o perfino superiore.
La colonscopia virtuale è consigliata come metodica di screening soprattutto a quei soggetti ultracinquantenni considerati a rischio o che siano già stati sottoposti a polipectomia endoscopica e siano ritenuti necessari ulteriori accertamenti.
L’unico svantaggio rispetto alla colonscopia tradizionale è che quella virtuale non permette naturalmente l’esecuzione di biopsie. Per questo motivo non è consigliata a quei pazienti considerati a rischio di un polipo o di una neoplasia del colon per il quale la sonda endoscopia classica consente una rimozione immediata. Toccherà ovviamente al proprio medico specialista essere indirizzati verso la tecnica più opportuna. Ciò che è certo è che il progresso della tecnologia e della medicina stanno compiendo sempre più passi degli enormi passi da gigante.