“Non è assestamento” Apocalisse-Turchia, anche la seconda scossa è stata devastante: cosa sta accadendo
“Non si è trattato di una scossa di assestamento, ma di un nuovo terremoto“. Orhan Tatar, responsabile riduzione dei rischi sismici per l’Autorità nazionale per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad), rilanciato da fonti di stampa locali, ha spiegato che l’ultima potente scossa che si è registrata alle 13.24 (le 11.24 ora italiane) di magnitudo 7.6 nel distretto di Elbistan, circa 200 chilometri a nord da Gazientep, epicentro del primo di 7.8 che dodici ore prima ha devastato decine di città turche e il nord della Siria. Entrambe le scosse si sono verificate nella regione di Kahramanmaras. Afad ha fatto sapere che dopo il primo sisma, si sono verificate numerose scosse di assestamento. Il nuovo sisma ha fatto crollare altri edifici, e si è resa necessaria anche la chiusura dell’aeroporto di Adana, a 200 chilometri ad ovest di Gazantiep.
Secondo l’European-Mediterranean Seismological Centre questa nuova scossa ha fatto registrare una magnitudo di 7.6 gradi ma si tratterebbe di una valutazione preliminare. Poche ore dopo è stata registrata una terza potente scossa di magnitudo 6, sempre nella stessa zona, secondo quanto riferisce l’Istituto geofisico americano (Usgs) precisando che l’epicentro è stato registrato a 10 km di profondità.
Il bilancio del prima sisma intanto è quasi triplicato. Contando anche i bilanci giunti dalle aree non controllate dal regime siriano, i morti potrebbero superare i 1600. Il presidente turco Racep Tayyip Erdogan ha detto che 45 Paesi si sono offerti di inviare aiuti, chiarendo che il sisma che ha colpito oggi la Turchia è il peggiore dopo quello del 1939, che provocò oltre 32mila vittime Gaziantep risulta per ora la città più colpita dal potente sisma, con numerosi edifici danneggiati o crollati e strade rese inagibili. È inoltre completamente crollato l’antico castello costruito dai romani nel terzo secolo.
Nuova scossa di magnitudo 6 in Turchia, sempre nella stessa zona. Lo riferisce l’Istituto geofisico americano (Usgs) precisando che l’epicentro è stato registrato a 10 km di profondità.