Nazionale, Gravina blinda Spalletti: “Non si cambia”

Il giorno dopo l’eliminazione dell’Italia agli Europei di calcio, il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha espresso tutto il suo dispiacere per non essere riuscito a regalare ai tifosi la gioia che meritavano. “Siamo dispiaciuti per il risultato soggetto a tante variabili. Quello che purtroppo rimane è la delusione per non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto,” ha dichiarato Gravina, sottolineando l’amarezza per l’incapacità di reagire ai limiti oggettivi con una risposta diversa.

Gravina ha raccontato di una riflessione condivisa avvenuta il giorno precedente insieme al mister, Buffon e tutta la squadra. “Abbiamo diviso tutte le nostre responsabilità equamente. Non abbiamo nulla da nascondere, siamo tutti responsabili ma dobbiamo continuare a esserlo appellandoci a un grande senso di responsabilità,” ha affermato il presidente della Figc. Tuttavia, ha anche invitato a distinguere le questioni politiche da quelle tecniche

Incalzando sulle responsabilità, Gravina ha chiarito: “Non scappo da responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate a una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall’esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste.” Gravina ha inoltre precisato che le elezioni della Figc non si terranno prima delle Olimpiadi, promettendo che alla prima data utile saranno organizzate.

Sul futuro del commissario tecnico, Gravina ha voluto essere chiaro: “Il ct non è in discussione. Ho parlato con Spalletti ieri sera: non ha senso interrompere un progetto che è pluriennale ed è cominciato solo da otto mesi. Abbiamo fiducia in lui, tra sessanta giorni si torna in campo e non ha senso pensare che cambiando il progetto tra due mesi spunti un Mbappé

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