NATISONE, L’ANNUNCIO POCO FA: “CRISTIAN NELLA FORRA DEL FIUME” 

Stiamo seguendo con estrema apprensione il triste caso di tre ragazzi, ai tempi dispersi, dopo essere stati travolti dalla piena del fiume Natisone, nel pomeriggio del 31 maggio.  I loro nomi, i loro volti, sono rimasti impressi  in tutti noi che abbiamo sperato, sino all’ultimo,  in un celere ritrovamento.

Purtroppo  Patrizia Cormos e Bianca Doros,  sono decedute e le loro salme sono state  riconsegnate alle famiglie. Si continua a cercare senza sosta, invece, l’unico ragazzo disperso, Cristian Molnar, mentre intanto i suoi genitori e il fratello sono arrivati dalla Romania in Italia per seguire da vicino il lavoro degli uomini impiegati nelle ricerche.

Sono passati 11 giorni da quel maledetto 31 maggio, quando la furia dell’acqua si è trascinata via il povero ragazzo e se c’è chi continua a sperare in un miracolo, i soccorritori, che senza sosta stanno lavorando,  non  sono, purtroppo, dello stesso parere.

Attorno a questo sconvolgente caso,  che di colpo è  finito nelle nostre case, così come nelle nostre menti che non dimenticano l’abbraccio dei tre dispersi, divenuto virale, così come l’eroico gesto del vigile del fuoco che ha provato a salvarli, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, è arrivata una notizia davvero  tremenda.

L’annuncio, pervenuto poco fa,  parla di Cristian nella forra del fiume ma cosa sta accadendo? Vediamolo insieme, in dettaglio

E’ chiaro che i soccorritori stanno cercando il corpo di Cristian e non più il 25enne in vita, e la salma, dicono,  potrebbe essere intrappolataq nella forra del fiume Natisone, ossia nello stesso corso d’acqua  che lo ha trascinato via nella piena improvvisa del 31 maggio.

Patrizia Cormos e Bianca Doros sono state rinvenute prive di vita, mentre Cristian, secondo i soccorritori, potrebbe essere rimasto intrappolato nella forra del fiume,  quindi il suo corpo potrebbe trovarsi incastrato nella gola profonda, con pareti verticali molto vicine l’una all’altra, nelle quali passa il corso d’acqua.

Proprio a causa della particolare conformazione della zona in cui il fiume scorre, impervia, difficile, rischiosa anche per i vigili del fuoco e gli umonii della protezione civile, le ricerche del 25enne sono lente e non hanno portato al ritrovamento del colpo. Come se tutto questo non fosse, già di suo, un incubo ad occhi aperti, a peggiorare lo scenario ci ha pensato il maltempo.

Le  piogge e i temporali intensi che, in questi giorni, si sono abbattuti in Friuli, complicano ulteriormente il lavoro di tutti gli uomini e dei mezzi impiegati nelle ricerche.  In un articolo molto interessante de Il Messaggero,  apprendiamo che lo stesso sindaco di Premiariacco ha parlato di quanto sia rischioso raggiungere la gola in cui scorre il fiume, al punto che agli stessi sommozzatori serve l’assistenza continua di un elicottero che giunge sul posto, quotidianamente, da Venezia.

E se il maltempo continuerà, si dovranno sospendere le  attività di ricerca di Cristian.  Su un altro fronte, quello giudiziario, la Procura ha  aperto una fascicolo di indagine per omicidio colposo contro ignoti, senza iscrizioni nel registro degli indagati, almeno per ora, dal momento che tutto può cambiare.