NATISONE, CRISTIAN ‘SEPOLTO’: LA TOMBA NEL FIUME

Continua a far discutere tutto il nostro Paese il caso dei ragazzi deceduti a causa di una piena nel fiume Natisone. Tutto è successo nella giornata del 31 maggio scorso quanto Patrizia, Bianca e il suo fidanzato Cristian si sono recati presso il fiume in questione per trascorrere qualche ora di relax.

I ragazzi stavano scattando delle foto quando all’improvviso la piena gli ha travolti. Era una giornata di sole e il fiume quasi in secca non faceva presagire nulla di particolare e grave. I ragazzi per resistere alla piena dell’acqua si sono abbracciati tra di loro in un ultimo tentativo di resistere alla piena del fiume.

Purtroppo i tre sono stati trascinati via, i corpi senza vita di Patrizia e Bianca sono stati recuperati alcuni giorni dopo, e di loro sono state già celebrate le esequie in Romania. Tutti i ragazzi erano infatti originari del Paese dell’Est europeo.

Patrizia aveva appena superato un delicato e importante esame all’Accademia delle Belle Arti G.Tiepolo di Udine dove era iscritta al corso di Interior Design. Per questo aveva deciso di recarsi con i suoi amici sul Natisone per trascorrere qualche ora di tranqullità assieme ai suoi amici di una vita.

Le ricerche si stanno rivelando complesse e manca all’appello Cristian che non si trova ormai da 18 giorni. I soccorritori ci stanno mettendo anima e corpo per trovare il ragazzo disperso ma per il momento del giovane 25enne nessuna traccia.

Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, non si da per vinto e continua a coordinare le squadre dei ricercatori. Il sindaco ha fatto sapere che con le squadre dei soccorritori ormai è nata una profonda amicizia.

Secondo quanto appreso in questi giorni dai media il corpo di Cristian potrebbe essersi incastrato in una forra del fiume, una depressione profonda anche sei metri che è difficile da esplorare. Il lavoro continua senza sosta. Inoltre il sindaco ha fatto sapere altri particolari.

Infatti diversi anni fa venne trovato il corpo di un sommozzatore che era scomparsa da tanti anni. “Dove abbiamo trovato anche gli altri due corpi ci sono una serie di massi”- così ha spiegato il sindaco di Premariacco.

“Proprio in quei vortici c’è la possibilità (spesso) che uno annegato va sotto e finisce incastrato. Il movimento dell’acqua (insieme a limo, sassi, ghiaie) cambia ogni volta il fondo di questo tratto di fiume. Nel caso del sommozzatore, che due anni è rimasto lì, lui era in galleria e la ghiaia l’ha schiacciato, chiuso, gli ha fatto la tomba. E quindi nelle piene successive prima è stata buttata fuori una pinna, poi le bombole, la terza il corpo. Speriamo che non sia successo questo” – così ha continuato De Sabata.

Inoltre un aiuto importante potrebbe venire anche dal cielo, in particolare dalla Luna. Il sindaco ha speigato anche l’importanza delle fasi lunare pe ril Natisone, che potrebbe aver costruito, come accaduto nel caso del sommozzatore, una sorta di “tomba” al ragazzi.

“Quando c’è il “giovane di Luna” (ndr, una fase lunare) le piene scorrono sopra e smuovono il fondo del fiume e portano la sabbia in superficie. Quando c’è il “vecchio di Luna”, invece la piena scorre sopra e le pietre rimangono sotto” – così ha spiegato l’artigiano Jenco Paoloni di Cividale. “I nostri avi, quando dovevano andare a raccogliere la sabbia per costruire la casa 100 anni fa, andavano dopo la piena del “giovane di Luna”. Quindi, per il recupero dell’ultima persona, se non è incastrato in qualche anfratto è probabile che emerga con “giovane di Luna” – così concluce Paolini.