Natisone, cosa non torna dopo il ritrovamento di Cristian

Natisone, cosa non torna dopo il ritrovamento di Cristian. Dopo giorni di ricerche senza sosta sia dentro il Natisone che lungo i suoi argini, le Forze dell’Ordine hanno trovato il corpo di Cristian, il ragazzo ancora disperso dopo la tragedia. Nonostante il suo ritrovamento, ancora molte domande legate a quanto accaduto ai 3 giovani non hanno trovato una risposta. (Continua a leggere dopo le foto)

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Natisone, cosa non torna dopo il ritrovamento di Cristian

Con il ritrovamento del corpo di Cristian Molnar si ferma la macchina delle ricerche che per 23 giorni ha cercato il 24enne inghiottito dalla piena del Natisone con le amiche ventenni Patrizia Cormos e Bianca Doros. Su quanto accaduto ai tre giovani sta indagando la Procura di Udine che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento senza indagati. Chi vive nei pressi del Natisone sa che con il maltempo a monte, la piena arriva violenta. I ragazzi erano non erano del posto, ignoravano le caratteristiche del fiume. Una foto li ritrae sull’isolotto prima della piena, quando si sono resi conto che dovevano scappare era già troppo tardi e si sono fatti travolgere dal panico.

Come mai non sono riusciti a mettersi in salvo guadando il fiume? Come riportato da Leggonel giro di pochi minuti la portata del Natisone è passata dai 20 metri cubi al secondo registrati alle 11,30, a 135 metri cubi al secondo alle 13,35, quando i giovani erano ancora sul greto. Un dato già eccezionale, salito poi a 250 metri cubi al secondo alle 15. Un cambiamento violento e repentino che li ha presi di sorpresa. (Continua a leggere dopo le foto)

Una domanda alla quale non si riesce a dare una risposta certa è: “I ragazzi potevano essere salvati?”. Gaetano Laghi, avvocato che assiste la famiglia di Cristian, si interroga sui tempi dei soccorsi. Dall’isolotto sul Natisone, Patrizia Cormos ha chiamato quattro volte la centrale operativa del 112. La Procura indaga sulle chiamate. Come riportato da Leggo, il pm Letizia Puppa ha cristallizzato i dati disponendo un accertamento tecnico irripetibile sul cellulare di Patrizia. È stata effettuata la copia forense del dispositivo, incluse le schede sim e le schede di memoria.