Morte Papa Francesco, la profezia di Nostradamus: cosa aveva detto: “Poi che succede”
La morte di Papa Francesco ha riportato alla ribalta antiche paure e credenze che si annidano nei momenti di vuoto e incertezza. Non appena si è diffusa la notizia della scomparsa del Pontefice, le profezie di Nostradamus e di San Malachia hanno iniziato a circolare con forza, mescolandosi ai discorsi di fedeli, curiosi e appassionati di esoterismo. Il confine tra religione e superstizione, ancora una volta, si fa labile.
Più inquietante è la visione contenuta nella profezia di San Malachia, secondo cui il successore di Francesco sarebbe l’ultimo Papa prima della distruzione di Roma e del Giudizio finale. Secondo questo schema, l’ultimo pontefice porterà il nome simbolico di Pietro Romano, e guiderà la Chiesa durante una fase apocalittica, tra guerre, persecuzioni e sconvolgimenti globali. È una narrazione che si intreccia con l’immaginario millenarista e che, pur priva di qualsiasi fondamento teologico o canonico, continua ad avere presa sull’opinione pubblica nei momenti di transizione.
La sede vacante, in effetti, è sempre stata un tempo sospeso. Mentre i cardinali si preparano al conclave, fuori dalle mura del Vaticano si moltiplicano le interpretazioni e le paure. La morte di un Papa, specialmente quando avviene in un periodo storico complesso e attraversato da conflitti, crisi ambientali e cambiamenti sociali radicali, sembra aprire la porta a una simbologia più profonda. Non è solo una figura religiosa che scompare, ma l’equilibrio stesso tra sacro e profano che si incrina.
Nel cuore del cattolicesimo si riaffacciano domande antiche: chi guiderà la Chiesa? Sarà un Papa della continuità o del cambiamento? Avrà la forza di affrontare le sfide della modernità, dalla secolarizzazione al crollo delle vocazioni, fino agli scandali che continuano a minare la credibilità delle istituzioni ecclesiastiche?
In questo scenario, le profezie non sono che uno specchio. Riflettono i timori del nostro tempo, la paura del vuoto, il bisogno di ordine in un mondo disordinato. Che si creda o meno alle visioni di Nostradamus o alle misteriose liste di Malachia, è evidente che il loro ritorno ciclico accompagna sempre i momenti in cui la storia sembra arrestarsi per poi ripartire. E questa è una di quelle rare volte.