“Mi hai rotto le p***”. Notte di follia a Tu si que vales, tocca a Rudy Zerbi intervenire
Tu sì que vales continua a stupire. Ogni volta, ad ogni puntata, il programma del sabato sera di Canale 5 riserva sorprese ed emozioni che il pubblico non vuole perdersi. Ieri, sabato 26 ottobre, ad esempio il contorsionista russo Aleksandr Batuev ha regalato una performance da stropicciarsi gli occhi. Un’esibizione che ha conquistato in particolar modo Luciana Littizzetto.
Il concorrente, che ha mostrato a giudici e telespettatori come entrare e uscire – vivo s’intende – da una scatola, si sè meritato la standing ovation e aggiudicato il 96% dei voti. C’è stato anche il momento commovente con la storia di Sonia che ha perso il figlio Nicolas in un incidente stradale. Ma a far parlare è stato anche Rudy Zerbi che ‘se l’è presa’ con un concorrente disposto a tutto, anche finire in ospedale, pur di vincere una sfida.
Rudy Zerbi sbotta contro il concorrente
“In Sicilia abbiamo un detto: meglio vivere un giorno da Luigi che 100 anni da Rudy Zerbi“. La sfida di Luigi Salafia è tutta racchiusa in questa dichiarazione nei confronti del giurato di Tu sì que vales. Ora non conosciamo perché quest’uomo ce l’abbia così tanto con Rudy, ma di sicuro è disposto a tutto pur di vincere la sfida con lui. Perfino a finire in ospedale.
Il concorrente, infatti, si dice pronto a camminare pure sui carboni ardenti. Letteralmente. E senza averlo mai fatto prima. Tutti sono curiosi di vedere come finirà questa tarantella tra i due. Gerry Scotti resta stupito di fronte alla determinazione di Luigi. Ma il concorrente non ha fatto i conti con Rudy Zerbi che, pur con asprezza, gli fa capire che non è proprio il caso di arrivare a tanto.
Rudy Zerbi dichiara che una sfida del genere, con il serio rischio di finire in ospedale, è “una cretinata“. Poi mette fine alla discussione intimando a Luigi di smetterla di “rompere i cog***ni“. Insistere a quel modo è una cosa insensata. E alla fine il concorrente desiste dal suo intento: niente carboni ardenti. E niente ospedale. Per questa volta ha prevalso la ragione di Rudy Zerbi.