«Mi baciano il culo»: la frase choc di Trump sui Paesi che vogliono negoziare sui dazi

NEW YORK – In una serata caratterizzata da toni provocatori e dichiarazioni audaci, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato durante una cena di raccolta fondi per il Partito Repubblicano come i leader stranieri stiano cercando di negoziare con lui per evitare l’imposizione dei dazi “reciproci”, che entreranno in vigore a breve. “Questi Paesi ci chiamano, mi baciano il culo, sono disperati di fare un accordo con noi”, ha affermato Trump, mettendo in risalto la sua posizione di forza nei confronti dei partner commerciali.

Il presidente ha descritto in modo provocatorio le richieste dei leader esteri, mimando la loro supplica: “Per favore, per favore, signore, fai un accordo. Farò qualunque cosa, signore”. Secondo Trump, gli Stati Uniti non hanno bisogno di accordi commerciali, poiché sono già “soddisfatti della loro situazione”, una dichiarazione che sottolinea la sua strategia nettamente nazionalista.

I diplomatici americani, insieme al team di Trump, stanno spingendo affinché i leader stranieri presentino proposte “creative” che vadano oltre il semplice commercio, con l’intento di trovare soluzioni più ampie e vantaggiose per gli Stati Uniti. L’Israele ha già risposto prontamente, con il premier Benjamin Netanyahu atteso a Washington, mentre delegazioni dal Giappone e dalla Corea del Sud sono in arrivo per avviare i negoziati. Anche la premier italiana Giorgia Meloni è prevista per il 17 aprile, mentre la Cina ha già dichiarato che combatterà “fino alla fine” contro i dazi imposti.

“Non è una guerra, anzi, vengono qui”, ha precisato Trump, evidenziando la sua convinzione che il cambiamento della politica commerciale statunitense sia un passo necessario per ripristinare l’equilibrio con le nazioni che, secondo lui, hanno approfittato degli Stati Uniti in passato. “Molti Paesi ci hanno fregato, e ora è il nostro turno di fregarli. Renderemo l’America più forte”, ha aggiunto, enfatizzando il suo approccio aggressivo.

In chiusura, il presidente ha fatto un appello ai membri del suo partito affinché “chiudano gli occhi” e approvino la “grande e bellissima legge” che prevede tagli alle tasse e una riduzione della spesa, elementi chiave della sua agenda economica.

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