MESTRE, COMPLETATA L’AUTOPSIA SULL’AUTISTA MA ACCADE L’IMPENSABILE
Una vicenda tremenda, una di quelle che ci lasciano letteralmente senza parole, quella del pullman precipitato a Mestre, in cui sono decedute 21 persone. Il procuratore Bruno Cherchi, e la pm Laura Cameli, titolare fascicolo, ritengono che i risultati dell’ autopsia sul corpo dell’ autista 40enne Alberto Rizzotto, alla guida del mezzo al momento del volo cheè costato la vita ad un gran numero di turisti siano urgenti. L’autopsia è stata affidata all’ istituto di Medicina legale dell’Università di Padova.
La Procura, considerando che per sia per l’esame autoptico che per gli accertamenti tecnici, per le quali dovrà essere fissato un incidente probatorio, i risultati non si conosceranno in tempi rapidi, ha chiesto che “tutte le perizie vengano eseguite contemporaneamente, nei limiti del possibile, senza privilegiare un indirizzo rispetto ad altri”.I prossimi step che verranno effettuati prossimamente saranno l’esamina del guardrail, del bus, della scatola nera del mezzo.
Non appena i risultati dell’esame autoptico sul corpo dell’autista Alberto Rizzotto arriveranno, avremo finalmente la certezza sui risarcimenti delle famiglie delle 21 vittime e dei 15 turisti che versano in gravi condizioni dopo l’ incidente del bus di Mestre.
Il Corriere della Sera, sta seguendo in modo molto dettagliato il caso, ha riportato che, qualora la causa dell’accaduto dovesse risultare, dall’autopsia, il malore del conducente del mezzo, l’assicurazione potrebbe essere dispensata dal pagamento e questo, capiamo bene, è un vero e proprio colpo al cuore per i familiari dei turisti che hanno perso la vita.
L’articolo 2051 del nostro codice civile recita: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito” e, per caso fortuito, potrebbe rientrare anche il malore dell’autista. Se così dovesse accadere, le famiglie di coloro che hanno perso la vita, non verrebbero risarcite dall’assicurazione. Ecco che quanto accaduto, lungi dall’essere uno dei fatti di cronaca nera più forti di quest’ultimo periodo in Italia, si sposta su un piano legislativo e penale.