MELONI-GIAMBRUNO, ECCO DOVE SONO APPARSI: FINISCE MALISSIMO PER LORO

 

L’estate che ci lasciamo dietro sicuramente è stata costellata come non mai da casi di abusi nei confronti delle donne, ma non solo, anche di efferati casi di cronaca che anche in questi giorni hanno riempito le pagine dei giornali nazionali. Ed è proprio sulla questione abusi che un noto media internazionali è tornato.

A riprendere i casi di cronaca relativi agli abusi sulle donne è stato in queste ore il noto quotidiano statunitense Ney York Times. I colleghi americani hanno ripreso i casi delle violenze subite da alcune donne, ragazze più che altro, a Caivano (Napoli) e poi a Palermo. Casi che hanno indignato l’Italia.

Dal NY Times fanno notare come il nostro Paese abbia ancora un atteggiamento “sciovinista” su questi casi di cronaca, una nazione, la nostra, secondo il Times, dove la “prima donna e prima leader dell’estrema destra alla guida dell’Italia, ha trascurato la questione dei diritti delle donne e si è invece concentrata su ‘legge e ordine’, definendo i crimini barbari” – queste le parole che si leggono sul Times.

Il riferimento è ovviamente proprio a Giorgia Meloni, che secondo il Times non starebbe quindi facendo abbastanza per contrastare gli abusi nei confronti delle donne. Il Times ha ripreso anche le parole del compagno della Meloni, Giambruno, il quale a proposito dei fatti di cronaca di Caivano e Palermo, ha commentato con testuali parole: “Se tu vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti” – ma ha poi aggiunto Giambruno, “se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi eviti anche di incorrere in problematiche in cui trovi il lupo”. Parole, quelle del compagno della Meloni, che hanno scatenato un putiferio”.

“Secondo un recente rapporto dell’Istat, in Italia è ancora diffusa l’idea che le donne vittime di abusi siano in qualche modo colpevoli di aver provocato l’aggressione. Un atteggiamento che si ritrova nei commenti del compagno e padre della figlia della premier” – così si legge sul NY Times.

L’articolo del Times è molto lungo e approfondito, e oltre a questi aspetti nell’articolo si sottolinea come i fatti di cronaca in questione hanno “riaperto il dibattito sulle aree più degradate del Paese e sui suoi atteggiamenti sciovinisti nei confronti delle donne nonché sul rischio che i social media li amplifichino”.