Mattarella a Hiroshima: “Minacce nucleari in crescita, sconsideratezza inquietante”

Nell’ultima tappa del suo viaggio in Giappone, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un forte appello alla comunità internazionale, avvertendo sui pericoli legati alla crescente minaccia nucleare. Durante un incontro con i sopravvissuti ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, il presidente ha messo in evidenza l’urgenza di proteggere il fragile equilibrio della sicurezza globale, sottolineando come l’erosione del tabù atomico e la retorica inquietante sull’uso delle armi nucleari stiano minacciando la pace nel mondo.

Mattarella ha descritto il dialogo strategico come una salvaguardia contro una nuova catastrofe nucleare, ma ha anche evidenziato come il contesto internazionale attuale si stia deteriorando. “Le minacce si vanno moltiplicando, con lo sviluppo di arsenali la cui unica giustificazione appare quella dell’aggressione e della dominazione, non della difesa”, ha affermato, esprimendo preoccupazione per una possibile regressione verso una logica di scontro frontale.

Uno dei punti salienti del suo discorso è stata la critica alla crescente normalizzazione dell’uso delle testate nucleari tattiche, presentate da alcuni come strumenti di guerra “limitati” e “controllabili”. Questa narrazione, secondo Mattarella, rappresenta una minaccia diretta al Trattato di Non Proliferazione del 1968, considerato un pilastro fondamentale della sicurezza internazionale. “L’architettura del disarmo e della non proliferazione appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non dai conflitti in atto”, ha avvertito, sottolineando che “sono in gioco i destini dell’umanità”.

L’incontro avviene in un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche e un riarmo nucleare che potrebbe compromettere la stabilità internazionale. Hiroshima, città simbolo dell’orrore atomico e della devastazione che tali armi possono causare, diventa così il palcoscenico ideale per un monito che risuona forte e chiaro: la pace e la sicurezza del mondo non possono essere date per scontate.