Matilde Lorenzi, cosa sappiamo sull’incidente: dall’urto del braccio contro una porta al devastante impatto col ghiaccio

Matilde Lorenzi e l’incidente fatale

C’è ancora grande sgomento e incredulità per la morte di Matilde Lorenzi, la giovane sciatrice che ha perso la vita a quasi 20 anni in seguito all’incidente in pista che si è verificato nella mattinata di lunedì 28 ottobre 2024: toccherà quindi ai Carabinieri – che già ieri erano saliti sul ghiacciaio altoatesino della Val Senales per effettuare tutti i rilievi del caso, stabilire con certezza cosa sia successo alla giovane sciatrice. Secondo quanto riportato da “Corriere.it”, Matilde è morta questa mattina all’alba in ospedale a Bolzano in seguito ad un’emorragia interna dopo una notte di cure disperate da parte dei medi che l’hanno assistita sin da quando è arrivata a bordo dell’elicottero Pelika che l’ha portata a valle qualche minuto dopo la spaventosa caduta.

Matilde Lorenzi, cosa sappiamo sull’incidente?

Matilde Lorenzi. ANSA/ UFFICIO STAMPA ESERCITO ITALIANO. Fonte foto: ansa.it

Al momento dell’incidente – come si legge su “Corriere.it” – Matilde Lorenzi era impegnata in un allenamento lungo la pista Gravand, una rossa non particolarmente complicata, in un test di gigante. All’improvviso gli sci si sarebbero divaricati dopo l’urto del braccio contro una porta mentre la giovane stava affrontando una curva a destra, impedendo di fatto di essere controllati. Stando a quanto si apprende, l’incidente si sarebbe verificato in un punto quasi pianeggiante al termine del muretto, ma l’impatto di faccia col ghiaccio è stato devastante nonostante la sciatrice indossasse il casco. Nel giro di una frazione di secondo un attacco si è aperto, vale a dire un sistema di sicurezza finalizzato ad evitare danni alle ginocchia, ma Madilde è finita fuori pista, concludendo la carambola sulla neve in una zona che non è battuta dai gatti. In quel settore, protetto dalle reti, la neve è praticamente tutta naturale. Matilde Lorenzi non ha impattato contro degli ostacoli, ma a risultarle fatale sarebbe stato l’urto con il terreno particolarmente duro. Nel caso in cui la Procura – che con ogni probabilità aprirà un’inchiesta come atto dovuto – volesse ulteriore elementi potrebbe chiedere che sul corpo della diciannovenne venga eseguita l’autopsia in modo da escludere che la sciatrice sia stata vittima di un malore prima che si verificasse l’incidente (ipotesi questa che al momento appare comunque difficile).

Accertamenti su pista e soccorsi

Per quanto concerne il tracciato – come riportato da “Corriere.it” – sulla base dei primi rilievi effettuati dai Carabinieri di Senales non sarebbero emerse particolari criticità: il pendio, sul quale ogni giorno si allenano decine di atleti che arrivano da tutta Europa, era tracciato da porte e le protezioni situate al limite della discesa sarebbero state regolarmente al loro posto. Già stamattina la pista era aperta ed è stata utilizzata, quindi al momento non si è ritenuto di doverla porre sotto sequestro. Anche per quanto riguarda i soccorsi, pare che siano avvenuti in tempi rapidi: Matilde, infatti, è stata subito assistita dagli allenatori della Nazionale e dai Carabinieri del Centro addestramento di Selva di Val Gardena ed anche il trasporto in ospedale in elicottero è stato rapido. La sciatrice è stata poi seguita nel reparto di rianimazione dove lavorano medici specializzati proprio su traumi riportati nel corso di attività sciistiche.