Mario Giordano e la confessione sulla sua voce

Lui è sicuramente ad oggi uno dei conduttori più seguiti del nostro Paese: stiamo parlando di Mario Giordano. Si tratta del giornalista di Fuori dal Coro che come sempre fa parlare moltissimo di sè.

All’interno del suo programma egli approfondisce i principali fatti di cronaca e anche della politica nazionale. E se si pensa che Giordano si tenga qualcosa per sè ci si sbaglia di grosso. Infatti egli è molto amato dal pubblico in quanto dice sempre quello che pensa senza troppi giri di parole.

Il suo modo di fare potrebbe anche far discutere, alcune volte la sua trasmissione è stata tacciata di essere “complottista” ovvero di riferire notizie solitamente ritenute false dai fact checker che come si sa hanno il compito di rilevare le notizie non corrispondenti al vero che circolano in Rete e non solo.

Giordano però è un ottimo cronista e prima di affermare qualsiasi cosa in televisione, tra l’altro su una delle emittenti più seguite come Mediaset, si informa bene per poi ovviamente dire la sua, senza fare elogi a nessuno. Certo se c’è da elogiare un comportamento Giordano è il primo a farlo come sempre.

Egli si dimostra ad esempio molto critico su alcune scelte politiche, non solo, è sempre vicino alle persone bisognose e per questo critica moltissimo ad esempio i provvedimenti governativi che mirano ad alzare le tasse.

Di Giordano a colpire è anche la voce. Infatti una delle sua caratteristiche è la voce che lui definisce “gracchiante”. In una intervista al Corriere della Sera recentemente Mario Giordano si è raccontato in maniera approfondita dicendo come stanno le cose circa la sua voce molto particolare, a tratti curiosa.

Quando era giovane scriveva per un settimanale diocesano e una volta il suo responsabile gli disse di presenziare ad una conferenza dove avrebbero dovuto ospitare dei russi. In questo caso il racconto di Giordano è stato molto particolare e fa già capire quale fosse la sua percezione all’esterno.

“Il direttore del settimanale diocesano per cui scrivevo, Domenico Agasso, mi dice “Giordano, vacci tu”. Poi però riflette, si figura la scena di me che con quella faccia e soprattutto quella voce faccio le domande a certi bestioni dell’Unione Sovietica, e mi fa, serio: “Scusa, Mario, ma non potresti almeno metterti una barba finta?” – ha raccontato Giordano al CorSera.

Poi ha anche parlato del suo rapporto con Silvio Berlusconi, che per diverso tempo non ha conosciuto. “Avevo parlato con Fedele Confalonieri, ovviamente con Mauro Crippa, e poi avevo conosciuto Pier Silvio, che aveva preso in mano le redini dell’azienda; Berlusconi padre invece non l’avevo mai visto. La prima volta capitò a una cena di Natale ad Arcore, quella con tutti i direttori” – ha affermato Giordano ai giornalisti.

E poi ha anche parlato della sua voce, del perchè appunto è così. Si tratta di una situazione che vive sin da bambino ma che in televisione si è rivelata essere un valore aggiunto. “Un giorno Roberto Fontolan, che era il vice di Gad, mi propose di andare in video e di leggerle direttamente io. Ho capito solo dopo che per la tv valgono certe regole opposte rispetto alla carta stampata: nella prima un difetto forte, alla lunga, diventa un valore aggiunto” – ha concluso Giordano.