Manganelli su studenti, Mattarella bacchetta Giorgia Meloni: “Un fallimento…”
Sergio Mattarella ha espresso un forte disappunto per l’uso della forza da parte della polizia contro gli studenti a Pisa, in una telefonata con Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno. Mattarella ha sottolineato che “i manganelli con i ragazzi esprimono un fallimento”, evidenziando la necessità che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine sia misurata sulla capacità di assicurare sicurezza e tutelare la libertà di manifestare, piuttosto che sull’uso della forza fisica.
La controversia è scaturita in seguito ad azioni della polizia considerate eccessive durante manifestazioni non autorizzate pro Palestina a Pisa e Firenze, che hanno visto studenti caricati pesantemente dalle forze dell’ordine. Queste azioni hanno ricevuto una difesa quasi uniforme da parte del governo, con poche eccezioni che riconoscono la gravità della situazione.
Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, ha mantenuto una posizione neutrale, enfatizzando la necessità di rispettare sia il diritto di manifestare sia il dovere delle forze di polizia di mantenere l’ordine pubblico. Tuttavia, il suo approccio ha evitato di affrontare direttamente la proporzionalità della risposta della polizia alle manifestazioni.
Altri membri del governo, inclusi la ministra del Turismo Daniela Santanché e il ministro delle Riforme Elisabetta Casellati, hanno adottato una linea difensiva, concentrando l’attenzione su altre questioni o evitando di criticare apertamente le azioni della polizia. Questa tendenza alla difesa delle forze dell’ordine, indipendentemente dalle circostanze, solleva preoccupazioni sulla capacità del governo di valutare e rispondere in modo equo alle situazioni di dissenso pubblico.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di una presa di posizione chiara da parte del Ministro dell’Interno Piantedosi, esprimendo disapprovazione per la violenza usata contro i giovani manifestanti e richiedendo un chiarimento in Parlamento.
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha espresso preoccupazione per quello che sembra essere un approccio governativo più ampio di durezza nei confronti delle manifestazioni, suggerendo che le azioni della polizia potrebbero riflettere un indirizzo politico piuttosto che essere meramente reattive.
La situazione ha anche attirato l’attenzione di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ha espresso disapprovazione e preoccupazione democratica per le cariche violente subite dagli studenti, chiedendo un incontro rapido con il Ministro dell’Interno per discutere le questioni in gioco.
Questa serie di eventi pone questioni fondamentali sull’equilibrio tra sicurezza, libertà di espressione e l’uso proporzionato della forza da parte delle autorità in Italia. La risposta del Presidente Mattarella, insieme alle reazioni contrastanti all’interno del governo e della società civile, sottolinea la tensione tra il bisogno di ordine pubblico e il rispetto dei diritti civili fondamentali.