Macron e Brigitte, è bufera: il gesto davanti la salma di Papa Francesco
La morte di Papa Francesco ha scosso il mondo e, in particolare, ha acceso un intenso dibattito in Francia, dove il gesto del presidente Emmanuel Macron e di sua moglie Brigitte ha scatenato una vera e propria tempesta politica e culturale. Il fulcro della controversia è stata la decisione della coppia presidenziale di inginocchiarsi davanti alla salma del Pontefice nella basilica di San Pietro, un gesto che ha profondamente diviso l’opinione pubblica francese.
Il cuore del problema risiede nel principio cardine della laicità francese, la laïcité, che sancisce la netta separazione tra Stato e Chiesa. L’atto di Macron, interpretato da molti come un gesto di eccessivo ossequio verso il leader della Chiesa cattolica, è stato visto come una potenziale violazione di questo principio fondamentale della Repubblica. Critiche feroci sono giunte da diversi esponenti politici e intellettuali, che hanno espresso preoccupazione per un presunto indebolimento della laicità.
Il gesto, carico di simbolismo, ha sollevato dubbi sulla linea di confine tra sfera privata e pubblica, tra fede personale e ruolo istituzionale. L’inginocchiarsi davanti alla salma del Papa è stato percepito da alcuni come un atto di fede personale, ma per altri ha rappresentato un’ingerenza nella sfera religiosa, incompatibile con i valori repubblicani.
Va sottolineato, tuttavia, che la reazione non è stata unanime. Per Macron e Brigitte, il gesto rappresentava un profondo atto di rispetto, motivato anche dal loro background personale. Entrambi hanno frequentato un collegio cattolico ad Amiens, un’esperienza che ha certamente influenzato il loro approccio emotivo di fronte alla morte del Papa.
A rafforzare la polemica, la decisione di issare la bandiera dell’Eliseo a mezz’asta, un ulteriore segnale interpretato da alcuni come un allontanamento dalla laicità.
Parallelamente a questa controversia, la Francia ha reso omaggio a Papa Francesco con una messa celebrata nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi. L’evento, che ha visto la partecipazione di figure di spicco come il primo ministro François Bayrou, la ministra della Cultura Rachida Dati e la sindaca Anne Hidalgo, ha rappresentato un momento di unità e rispetto. La celebrazione, guidata dall’arcivescovo Laurent Ulrich, ha sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso, con la presenza del rettore della Grande Moschea di Parigi, Chems Edine.
In conclusione, il gesto di Macron e Brigitte, pur essendo dettato da rispetto personale e motivazioni emotive, ha sollevato interrogativi cruciali sulla natura della laicità francese e sulla sua applicazione nel contesto contemporaneo. La Francia si trova ora di fronte a un dibattito acceso, che mette in discussione i delicati equilibri tra fede, politica e identità nazionale. La situazione evidenzia la complessità del rapporto tra Stato e Chiesa e la necessità di un continuo dialogo per preservare i valori repubblicani nel rispetto delle diverse convinzioni religiose e personali.