“Ma perché? Cosa fa?”. Patrizia vince The Voice e chiede scusa. Momento di gelo e lacrime, poi la scoperta

Patrizia Conte ha conquistato il cuore del pubblico di “The Voice Senior” sin dalla sua prima apparizione, portando sul palco una voce potente e un’anima sincera. La musicista tarantina, 61 anni, ha vinto l’edizione 2025 del talent show di Rai 1 condotto da Antonella Clerici, e lo ha fatto con grazia, umiltà e una presenza scenica che ha lasciato il segno. Nonostante le sue insicurezze dichiarate, Patrizia ha saputo affermarsi con un carisma naturale che ha emozionato e convinto il pubblico, ottenendo il 35,44% dei voti e lasciandosi alle spalle la seconda classificata Maura Susanna (32,52%), Monica Bruno (16,81%) e Graziella Marchesi (15,23%).

Il suo percorso nel programma è stato segnato da un crescendo di emozioni e consensi. Fin da subito, il pubblico si è affezionato a quella donna che, con delicatezza e sincerità, si è presentata “in punta di piedi”, portando sul palco non solo talento ma anche una storia di vita fatta di rinunce, dedizione e amore assoluto per la musica. In un momento diventato virale, Patrizia ha commentato la sua vittoria dicendo: “Scusate, non volevo vincere”, parole che hanno suscitato tenerezza e commozione tra spettatori e giudici, consapevoli però che il suo trionfo fosse più che meritato.

“Ma perché? Cosa fa?”. Patrizia vince The Voice e chiede scusa. Momento di gelo e lacrime: cosa è successo

Dietro quella voce straordinaria si cela una storia intensa. “Mi chiamo Patrizia Conte, ho 61 anni, sono di Taranto e sono una vocalist jazz”, ha raccontato lei stessa nel corso della trasmissione. Cresciuta in una famiglia modesta che non ha mai incoraggiato la sua passione per la musica, Patrizia ha seguito il suo sogno in silenzio, consapevole fin da bambina che la sua strada sarebbe stata quella. “Non mi sono sposata, non ho figli, non ho relazioni. Ho scelto di fare solo la musica”, ha confidato con onestà. Un percorso fatto di palcoscenici, di concerti, di serate passate a dare voce a emozioni che spesso non trovano le parole.

Il suo racconto ha toccato corde profonde: “Per me la musica è entrare nel mio mondo, nel mio pensiero. Per questo l’amo tanto. Perché in ognuno di noi ci sono delle cose che non diremmo mai a nessuno. E la musica me le fa dire”. È proprio questa intimità, questa autenticità, che ha reso unica la sua partecipazione a “The Voice Senior”. Una donna che si è sempre chiesta perché il pubblico andasse ai suoi concerti, e che alla televisione aveva inizialmente detto di no per paura, per insicurezza, anche per timidezza fisica: “In televisione ingrassa un po’, e allora ho detto non ci vado”.

Ma alla fine, ha scelto di esserci. Il format, con i coach voltati di spalle, le ha dato il coraggio necessario. “Ho pensato, se io vado a The Voice, i giurati stanno di spalle. Il pubblico sta dall’altra parte della tv, io non li vedo. E quindi io posso cantare e basta. Speriamo che si girino!”, ha detto sorridendo. E non solo si sono girati, ma l’hanno accompagnata fino alla vittoria.

Quella di Patrizia Conte non è solo la storia di una vincitrice, ma il simbolo di un riscatto umano e artistico. La dimostrazione che i sogni, anche quando vengono coltivati in silenzio e con fatica, possono trovare un giorno il loro spazio sotto i riflettori. E che la voce, quando è vera, arriva sempre dove deve arrivare.

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