Lutto per Gigliola Cinquetti, l’Italia perde una grande artista: morta la sorella Rosabianca
Si è spenta all’età di 78 anni Rosabianca Cinquetti, artista di fama e figura di riferimento nell’iperrealismo europeo. Nata a Verona nel 1946, Rosabianca era la sorella della celebre cantante Gigliola Cinquetti. Cresciuta in un ambiente creativo, fin da bambina fu introdotta dal padre, disegnatore tecnico, all’amore per il disegno e all’importanza della progettualità artistica, un principio che avrebbe caratterizzato tutta la sua produzione pittorica.
Dopo il diploma presso il Liceo Artistico di Verona nel 1964 e un periodo dedicato all’insegnamento, Rosabianca decise di seguire la sua vera vocazione artistica. Nel 1980 iniziò a frequentare i corsi di Correnti artistiche contemporanee presso l’Accademia Cignaroli, sotto la guida del pittore Francesco Giuliari. La sua affermazione arrivò nel 1982, quando vinse il Premio Lubiam a Sabbioneta, venendo riconosciuta come miglior allieva delle Accademie d’Italia da una prestigiosa giuria di critici d’arte composta da Renato Barilli, Flavio Caroli, Maurizio Calvesi e Marisa Vescovo. Questo riconoscimento segnò l’inizio della sua carriera artistica a tempo pieno, portandola a distaccarsi dal mondo dell’insegnamento per dedicarsi completamente alla pittura.

Morta Rosabianca Cinquetti, sorella di Gigliola Cinquetti
Attratta dall’Iperrealismo americano, Rosabianca Cinquetti sviluppò un proprio linguaggio artistico, dando vita a un’interpretazione personale e intima di questa corrente. I suoi dipinti, spesso di grandi dimensioni, rappresentavano un vero e proprio “corpo a corpo” con l’opera stessa, come lei stessa dichiarava: “L’opera grande mi mette nelle condizioni di dovermi misurare con lei, è quasi un corpo a corpo, una progressiva conquista, un confronto con me stessa. Ogni quadro mi comporta fatica mentale e fisica e tempi lunghi: c’è la fase del concepimento, della gestazione e del distacco, che è gioioso e doloroso”.

Elemento costante nel suo percorso fu l’uso dell’uovo come simbolo di nascita, trasformazione e inquietudine esistenziale, ricorrente nelle sue opere sotto diverse forme e interpretazioni.
Oltre alla pittura, Rosabianca Cinquetti fu attiva nel mondo dell’arte anche attraverso ruoli istituzionali e didattici. Dal 1992 fu socio fondatore di Atelier Aperto, un laboratorio artistico veneziano dedicato alla sperimentazione grafica internazionale. Dal 1997 al 2012, insieme al marito Maurizio Angiari, fu responsabile dello Spazioarte Pisanello della Fondazione Toniolo di Verona, una galleria indipendente che promosse oltre 200 mostre, dando spazio a giovani talenti e artisti emergenti.

Dal 1997, inoltre, Rosabianca fu socio del Corpo Accademico dell’Accademia G.B. Cignaroli e Scuola Brenzoni di Verona, dove insegnò tecniche di pittura iperrealista. La sua attività si estese anche alla Società Belle Arti di Verona e all’Associazione Le Stelle di Brescia, con una continua partecipazione attiva nel panorama artistico italiano. Dal 2001 al 2013 collaborò con la Commissione Diocesana per l’Arte Sacra, portando il suo contributo nel settore della pittura religiosa.
Con la sua scomparsa, il mondo dell’arte perde una pittrice di grande talento, capace di unire tecnica, concetto e introspezione in opere di forte impatto emotivo. Il suo lascito rimane nelle tele che ha realizzato, nei cicli pittorici che raccontano le sue inquietudini e nelle generazioni di artisti che ha ispirato con il suo lavoro. L’arte di Rosabianca Cinquetti continuerà a vivere, testimoniando il suo straordinario percorso e la sua costante ricerca di un significato più profondo attraverso la pittura.