Lutto nello sport, l’Italia dice addio a una leggenda: “Hai fatto la storia”
Lutto nel mondo dello sport italiano. La notizia è stata resa nota nella tarda mattinata di venerdì 4 ottobre. La definivano signora in campo, regina in campo e maestra di eleganza visto lo stile con cui si è sempre contraddistinta. E soprattutto è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli. Lo rende noto la Federtenis, ricordando la storia della campionessa da record del tennis italiano, con ben 27 titoli all’attivo nei campionati nazionali in singolare, doppio e doppio misto.
Come scrive il sito si Rai News 24, tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). Numero 1 d’Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, record assoluto, e per altre quattro volte numero 2 (1960, 1961, 1962 e 1973). Ha giocato 29 incontri in nazionale, con un record di otto vittorie in singolare e sei in doppio.
Morta Lea Pericoli: la signora del tennis italiano, aveva 89 anni
Lea Pericoli, la signora del tennis italiano, aveva 89 anni.“Wally Sandonnino, l’ex campionessa diventata grande maestra che lavorava per la Federazione, mi acchiappò mentre stavo allenandomi su uno dei campi del parco del Foro Italico. “Ha fatto ginnastica?’ mi disse. Io candidamente risposi “No…” “Allora venga con me” mi disse. Io la seguii. E mi fece fare su e giú con le gambe, quello che oggi mi dicono chiamarsi ‘squat’, non so quante volte. Minimo 50, 100, 200 … Io, che ero secchiona e volevo far vedere che ero brava e ubbidiente, ce l’avevo messa tutta. Il giorno dopo ero massacrata, morta. Era il giorno della mia prima partita agli Internazionali (oggi BNL) d’Italia. E dovevo affrontare Maureen Connolly…”, aveva raccontato in una intervista ricordando i suoi esordi.
Vive ad Addis Abeba, dove il padre trasferisce la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia e dove inizia a giocare a tennis. Poi prosegue in Kenya, dove viene mandata a studiare, e poi in giro per il mondo. A 17 anni sceglie il tennis come carriera. “Chi cerca diventare un campione combatte una guerra continua: è uno sport molto educativo che mi ha insegnato molto” aveva detto Lea Pericoli.
Ha sconfitto due tumori: un carcinoma all’utero nel 1973 e un cancro al seno nel 2012. Nata a Milano il 22 marzo 1935, ha lavorato a lungo anche come giornalista ed è stata un’apprezzata telecronista e scrittrice, ma è stata anche una delle modelle preferite del celebre stilista britannico Ted Tinling. Angelo Binaghi, Presidente della Federtennis, e l’intero movimento del tennis tricolore si sono stretti alla famiglia di Lea Pericoli.