L’ultimatum da brividi di Zelensky a Trump e Putin

In un contesto di crescente tensione geopolitica, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza che Kiev non accetterà alcun accordo di pace che la escluda dai negoziati con la Russia. Questa dichiarazione arriva in seguito a una conversazione telefonica tra Donald Trump e Vladimir Putin, durante la quale Zelensky è stato messo in secondo piano, sollevando preoccupazioni sulla marginalizzazione dell’Ucraina in questioni cruciali per il suo futuro.

“Non possiamo accettare accordi raggiunti senza di noi e lo dico chiaramente ai nostri partner”, ha dichiarato Zelensky, enfatizzando che l’Ucraina, in quanto nazione sovrana, deve essere coinvolta attivamente nei colloqui con Mosca. Il presidente ha sottolineato che qualsiasi trattativa dovrebbe iniziare con un piano mirato a fermare le aggressioni di Putin, evidenziando la necessità di una strategia chiara e condivisa per garantire la sicurezza del suo paese.

Intanto, il Cremlino si sta preparando per una delegazione che parteciperà a futuri negoziati con gli Stati Uniti. Il portavoce Dmitry Peskov ha comunicato che un incontro tra Putin e Trump potrebbe richiedere settimane o addirittura mesi per essere organizzato, lasciando in sospeso le aspettative su un possibile dialogo diretto tra le potenze coinvolte.

Dal punto di vista militare, l’Ucraina sta intensificando i suoi sforzi per difendere i 500 km di territorio sotto il suo controllo nella regione russa di Kursk. Il generale Oleksandr Syrsky ha confermato che l’Ucraina mantiene una “zona di sicurezza” in territorio russo, pur ridimensionando le precedenti affermazioni su un’area occupata di 1.400 km². Questo suggerisce una strategia cauta ma attiva nel tentativo di stabilire un equilibrio in una situazione complessa e in continua evoluzione.

Nel frattempo, l’esercito russo ha riconquistato parte del suo territorio, mentre le operazioni militari di Putin si concentrano soprattutto nella regione del Donbass, nota per essere ricca di miniere di materiali rari. La situazione sul campo rimane una variabile chiave in qualsiasi futura trattativa diplomatica, mentre Zelensky si oppone fermamente a qualsiasi accordo che non coinvolga direttamente l’Ucraina.