Lorenzo Rovagnati, il castello maledetto dietro la sua scomparsa: una storia che fa paura

Una notizia improvvisa, giunta nella serata di mercoledì 5  febbraio, ha scosso il mondo dell’informazione e dell’imprenditoria nazionale. Parliamo del tremendo schianto  dell’elicottero, sul quale viaggiavano i due piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani e Lorenzo Rovagnati, 41 anni, amministratore delegato dell’omonima azienda  di salumi,  insieme al fratello Ferruccio.

Tutte le ipotesi sono in corso di valutazione, compresa quella della scarsissima  visibilità legata alla forte nebbia, della zona.  In queste ultime ore, come noto, la Procura di Parma ha nominato un consulente aeronautico per ricostruire l’esatta dinamica che ha portato al decesso dei tre uomini, nel Parmense,  deceduti sul colpo .

In parallelo, su tutti i siti di cronaca campeggiano le raccapriccianti immagini  non solo del relitto dell’  Augusta Aw109, ma anche del luogo in cui esso è caduto,  in notturna, dando vita ad un’atmosfera che non ha nulla di diverso da quelle delle fiabe, in cui, l’area spettrale, misteriosa, a tatti lucubre, pervade i manieri in cui vivono  i cattivi o gli spiriti malvagi.

Man mano che  il tempo passa, emergono dettagli inquietanti che farebbero venire la pelle d’oca anche ai meno suggestionabili e che, in effetti, sono molto forti . In particolare, sotto gli occhi dei riflettori è finito proprio il luogo in cui si è consumato il dramma.

Il velivolo è precipitato nei pressi del castello di Castelguelfo di Noceto che, a quanto pare, sarebbe un luogo maledetto ma per quale motivo?

Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato dell’omonima azienda di salumi, ha perso la vita  mentre si trovava a bordo di un elicottero, precipitato  la sera del 5 febbraio   in un terreno nei pressi del  castello di Castelguelfo, situato nella piccola frazione di Noceto, in provincia di Parma.

Sono decenni, ormai, che questo luogo è avvolto da una serie di leggende che si intrecciano con i fatti. C’è chi è arrivato a parlare di maledizione, in quanto il 12 gennaio 1992, il 49enne Giacomo Bonati, imprenditore e presidente della Raggio di Sole, perse la vita in un sinistro stradale mentre guidava la sua Ferrari.

Dopo un sorpasso, mentre stava percorrendo una strada vicina al castello,  perse il controllo del mezzo,  schiantandosi contro un platano. Bonati, all’epoca  dei fatti, era proprietario del maniero,  e perse la vita sul colpo, proprio come è accaduto a Lorenzo.

Bonati sbalzò fuori dall’abitacolo, assieme ad un amico che viaggiava con lui.  Il  maniero, dopo essere passato per le mani della famiglia Fieschi,  è finito in quelle dei Rovagnati, fervidamente voluto dal patron Paolo Rovagnati, deceduto nel 2008.

E’ stato Lorenzo a occuparsene, fino a quando la sua vita si è spezzata. Maledizione o cosa? Sono in tanti, ricordando  ciò che successe a Bonati, a chiederselo. Il castello è funestato da un presagio? Sta di fatto che  due uomini, due imprenditori, sono deceduti sul colpo proprio in quell’area.