L’ora legale 2025 arriva in anticipo: attenzione, ecco quando

L’ora legale, introdotta per ottimizzare l’uso della luce naturale e risparmiare energia, è una pratica adottata da molti Paesi in tutto il mondo. Consiste nello spostare le lancette degli orologi un’ora in avanti durante i mesi primaverili ed estivi, per sfruttare al massimo la luce solare nelle ore serali. In Italia, l’ora legale entra in vigore l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre, quando si ritorna all’ora solare.

L’idea di modificare l’orario per risparmiare energia risale al Settecento, ma fu adottata su larga scala solo durante la Prima guerra Mondiale, per ridurre il consumo di carbone. In Italia, l’ora legale fu introdotta per la prima volta nel 1916 e da allora è stata utilizzata con alcune interruzioni, diventando definitiva nel 1966. Oggi, oltre 70 Paesi nel mondo adottano questa pratica, seppur con date e modalità diverse.

I principali vantaggi dell’ora legale sono legati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2. Secondo stime, spostare le lancette avanti di un’ora permette di sfruttare meglio la luce naturale, riducendo il consumo di elettricità per l’illuminazione. Inoltre, le giornate più lunghe favoriscono le attività all’aria aperta, con benefici per il commercio, il turismo e il benessere psicofisico delle persone.

Tuttavia, l’ora legale non è esente da critiche. Il cambio dell’orario può causare disturbi temporanei del sonno e del ritmo circadiano, con effetti negativi sulla concentrazione e sull’umore, specialmente nei giorni successivi al passaggio.

Quest’anno sembra esserci però una grossa novità in merito al ritorno all’ora legale. A quanto pare saremo costretti a spostare le lancette con largo anticipo quest’anno. Un cambio di rotta improvviso rispetto alla regola classica.

Negli ultimi anni, il dibattito sull’ora legale si è intensificato, coinvolgendo non solo i singoli Stati, ma anche le istituzioni europee. Nel 2018, la Commissione Europea ha proposto di abolire il cambio stagionale dell’ora, lasciando ai Paesi membri la libertà di scegliere se adottare permanentemente l’ora solare o quella legale.

Tuttavia, la questione resta irrisolta e, di conseguenza, il tradizionale spostamento delle lancette continua a scandire il passaggio tra le stagioni. L’ora legale è al centro di un acceso confronto: da un lato, i suoi sostenitori evidenziano il risparmio energetico derivante dall’aumento delle ore di luce naturale, che permette di ridurre il consumo di elettricità nelle ore serali;.

Dall’altro, i critici la considerano un’abitudine obsoleta, con potenziali effetti negativi sulla salute e sul benessere delle persone, a causa dell’adattamento forzato ai nuovi ritmi circadiani. Nel 2025, il cambio dall’ora solare all’ora legale avverrà in anticipo rispetto all’anno precedente.

Se nel 2024 le lancette furono spostate nella notte tra il 30 e il 31 marzo, nel 2025 il passaggio avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Questa scelta garantirà un periodo più lungo di luce serale, con potenziali benefici economici ed ecologici. L’ora legale rimarrà in vigore fino alla notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando l’Europa tornerà all’ora solare in vista della stagione invernale.

Resta da vedere se, nei prossimi anni, l’Unione Europea prenderà una decisione definitiva sulla questione, ponendo fine al doppio regime orario. Nel frattempo, il dibattito prosegue tra chi vede nell’ora legale un’alleata del risparmio energetico e chi, invece, la considera un retaggio da superare per migliorare la qualità della vita.