Littizzetto contro Musk in diretta: “Vai, vai a…”

Durante la sua consueta rubrica a “Che Tempo Che Fa”, ora in onda sul canale Nove, Luciana Littizzetto ha scelto di rivolgere la sua ironia graffiante a un personaggio di grande attualità: Elon Musk. Con il suo stile inconfondibile, la comica torinese ha offerto al pubblico una riflessione profonda, ma sempre in chiave leggera, su potere, tecnologia e responsabilità pubbliche.

“Caro Musk… o meglio, Mascara”

Littizzetto ha aperto il suo monologo con una battuta che gioca sul nome di Musk, trasformandolo in “Mascara”, come se fosse un prodotto di bellezza. Questo espediente comico ha subito messo in evidenza il contrasto tra la figura del miliardario iper-tecnologico e quella dell’italiana comune, rappresentata da Littizzetto stessa. “Sono Luciana, sono europea, ma non ho mai rubato nulla… Solo un ombrello dal parrucchiere, ma l’ho restituito”, ha detto, sottolineando la sua umiltà rispetto al mondo scintillante dell’innovazione.

La Metafora del Razzo Esploso

Il cuore del discorso si è concentrato su una metafora particolarmente incisiva: “Ti scrivo con la tenerezza con cui si guarda un razzo dei tuoi che decolla… e poi esplode”. Con questa immagine, Littizzetto ha sintetizzato il suo giudizio sarcastico sui recenti fallimenti di Musk, giocando sulla sua reputazione di imprenditore visionario ma controverso. Il riferimento a una presunta uscita di Musk da un ruolo di consigliere nell’orbita trumpiana ha dato il via a una battuta tagliente: “Vai, Mask, vai a cercare fortuna altrove. Sarebbe un piccolo passo indietro per te, ma un grande sospiro di sollievo per l’umanità”.

Da Eroe a Figuro Controversa

Littizzetto ha poi evidenziato come Musk sia passato, nel giro di pochi mesi, dall’essere considerato un eroe della mobilità elettrica a una figura controversa e spesso criticata. “Complimenti, in due mesi sei diventato l’uomo più odiato del pianeta”, ha ironizzato, richiamando l’attenzione sul crollo del suo patrimonio e paragonando la sua situazione a quella del fallimento Parmalat.

La comica non ha risparmiato neanche le sue creazioni più celebri, come la Tesla, dicendo: “Ce l’hai fatta a farci odiare le auto elettriche. Una volta la Tesla era la macchina più cool, ora non la vuole nemmeno Fratoianni”. Questo gioco di parole ha dimostrato la capacità di Littizzetto di mescolare attualità politica e ironia sociale.

Ironia e Amarezza: Proposte per il Futuro

Con un tono beffardo, la comica ha offerto alcuni consigli “ironici” per il futuro di Musk: “Non venire in Italia a venderci satelliti, che non abbiamo neanche un euro”, ha detto, aggiungendo che sarebbe meglio per lui “ridurre la ketamina e pensare ai suoi figli”. Con un pizzico di sarcasmo, ha suggerito anche di impiantarsi un chip nel cervello per guardare le puntate di “Mare Fuori”.

Un Invito alla Riflessione

Littizzetto ha concluso il suo monologo con un invito a Musk: “Controlla il tuo social. È pieno di razzisti, xenofobi, violenti, sessisti. Fai un po’ di pulizia”. Questo richiamo non è solo una critica alla gestione di Twitter, ma rappresenta anche una riflessione più ampia sul clima di dialogo e sull’uso della tecnologia nei nostri tempi.

Infine, la comica ha esortato Musk a considerare le dimissioni non come una sconfitta, ma come un’opportunità: “Potrai costruire razzi che non esplodono in 15 secondi e fare torri di posate tutto il giorno”. Concludendo, Littizzetto ha dimostrato ancora una volta come la comicità possa servire da strumento di critica sociale, stimolando una riflessione profonda su figure pubbliche che influenzano il nostro presente e futuro.

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