L’INCREDIBILE SCOPERTA NEL MARE ITALIANO DI UN BAGNANTE

mari rappresentano un patrimonio dal valore incommensurabile, uno di quelli che ci rendono celebri in tutto il mondo. Decantati dai poeti, oggetto di tele di artisti di grossa fama, meta prediletta dai turisti, non donano solo refrigerio e incantano ma, a volte, sono oggetto di sorprendenti scoperte.

Bastano una manciata di secondi affinché , nelle acque, si materializzi l’impensabile e colui che si trova a fare la sconvolgente scoperta, finisce sui giornali che ne parlano per chiarire i contorni di un fenomeno a dir poco preoccupante.

Purtroppo, in pochi istanti, gli imprevisti possono trasformarsi in emergenze per le autorità e per gli stessi bagnanti che, loro malgrado, finiscono con l’essere i protagonisti di un caso che attanaglia la curiosità della stampa, generando sconcerto a livello locale e preoccupazioni da parte degli studiosi.

Che la salvaguardia dell’ambiente, sia esso marino, terrestre o aereo, sia all’ordine del giorno nelle prerogative istituzionali, è evidente, specie negli ultimi anni dove l’Europa sta emanando direttive e regolamenti in merito, per contrastare una problematica che è divenuta emergenziale.

Un bagnante ha fatto un’incredibile scoperta in un mare italiano. Vediamo di cosa si tratta in quanto la notizia sta facendo il boom di interazioni e condivisioni, generando un’infinità di domande da parte degli utenti che vogliono ricevere delucidazioni in merito alla vicenda.

Un bagnante, un turista, per l’esattezza, si è imbattuto in una scoperta a dir poco sconcertante mentre si trovava sulla  spiaggia di San Nicola Arcella, nei pressi della località Marinella, quella che tutti conosciamo per l’Arcomagno e la vicino isola di Dino, simbolo della Città di Praia a Mare.

Proprio qui, in Calabria, questo turista ha scattato delle foto che sono la prova documentale di quello che si è trovato, suo malgrado, a vedere. Parliamo di una lunga chiazza marrone, con tanto di schiuma bianca, catturato a riva, l’ 11 luglio e che, rapidamente, ha fatto il giro del web.

Si tratta di un’anomalia marina ma i bagnanti  non possono certo tuffarsi e questo per precauzione sanitaria. Ancora una volta, il mare è inquinato e si cerca di risalire all’esatta causa del fenomeno. Al momento la situazione è super attenzionata poiché questa colorazione dell’acqua potrebbe essere legata ad un cattivo smaltimento delle acque reflue da parte di depuratori obsoleti oppure malfunzionanti, specie nel boom turistico di questa estate. I depuratori presenti in zona, non aggiornati o oggetto di interventi di manutenzione come dovrebbero, potrebbero non smaltire adeguatamente le acque reflue.

A peggiorare la situazione vi sono i comportamenti di alcuni bagnanti che buttano l’impossibile in mare, al punto da trasformarlo in una discarica a cielo aperto. I danni sono  multisettoriali poiché viene minata la salute marina, quella degli individui e l’immagine turistica che la Calabria ha.

Al momento, solo un atteggiamento rispettoso dell’ambiente che ci circonda è la migliore prevenzione in assoluto e ovviamente è vietato tuffarsi nelle acque, sino a quando la situazione non verrà risolta, proprio per non compromettere la propria salute. Ancora una volta, l’inquinamento marino è stato oggetto di una scoperta improvvisa, documentata da un turista della zona.