Liliana Resinovich, svolta nel caso: l’inquietante scoperta

Liliana Resinovich, svolta nel caso: l’inquietante scoperta. Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste nel dicembre 2021, è stata trovata morta il 5 gennaio 2022. Sul suo caso ci sono molti aspetti ancora da chiarire. A due anni dal decesso della 63enne, dopo la riapertura dell’indagine con l’ipotesi di omicidio, il 13 febbraio 2024 è avvenuta la riesumazione del corpo, sul quale è stata fatta una nuova autopsia. In queste ore sarebbero giunte delle novità sul caso. (Continua a leggere dopo le foto)

Liliana Resinovich, svolta nel caso: l’inquietante scoperta

La richiesta di Sergio Resinovich di condurre ulteriori indagini sul telefono della sorella Liliana avrebbe portato a dei risultati importanti, che porterebbero ad una nuova svolta nelle indagi. Come riporta Il Messaggero, le analisi condotte dagli inquirenti sui tabulati telefonici e sul cellulare della donna hanno mostrato delle strane incongruenze. Sul dispositivo non ci sarebbe più traccia di alcune telefonate fatte dalla Resinovich nelle settimane precedenti la sua scomparsa, cosa che farebbe pensare a un possibile tentativo di manomissione e occultamento delle prove da parte di una seconda persona.

Il legale del fratello di Liliana Resinovich, Nicodemo Gentile, ha definito la scoperta fatta dagli inquirenti sul cellulare della donna come una “anomala discrasia”, segnalando che tra le 11:24 e le 13:06 dai tabulati risulterebbe dell’attività, mentre sul telefono non sarebbe rimasta traccia. Inoltre risultebbe cancellata anche la chiamata delle 8:22 del 14 dicembre 2021 tra Liliana e l’amico Claudio Sterpin. (Continua a leggere dopo le foto)

Liliana resinovich

Secondo la difesa del fratello della vittima, si tratterebbe di una vicenda di “fondamentale importanza” ed è per questo che una istanza è stata “formalizzata alla Procura affinché il quesito sia esteso sino a comprendervi l’individuazione delle ragioni per le quali si è riscontrata l’incongruenza tra i tabulati e il contenuto del telefono”. Il legale ha anche chiesto di ottenere “copia integrale del dispositivo, anche al fine di chiarire cosa sia successo in occasione della telefonata delle ore 10:56, in entrata sul telefono della donna e di comprendere quando sia stata cancellata la chiamata delle 8:22 del 14 dicembre 2021 che, infatti, risulta nei tabulati ma non nel registro chiamate del telefono della donna”. Si tratta di “dati che devono essere inevitabilmente acquisiti all’indagine”.