Liliana Resinovich svolta nel caso, dopo la scoperta delle immagini truccate della GoPro
Sta destando ancora molto scalpore il caso della povera Liliana Resinovìch la donna pensionata trovata senza vita in un boschetto nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste negli scorsi anni. Era il 2021, la donna venne trovata senza vita il mese dopo, a gennaio 2022.
Da allora si sono susseguite le indagini sul caso che come si sa fino ad ora non hanno portato ad un nulla di fatto. In un primo momento si parlava di un gesto volontario ma la dinamica del ritrovamento del corpo e anche come questo si presentava, chiuso in alcuni sacchi, hanno portato la famiglia a chiedere di investigare di più.
Tra le persone più convinte che a Liliana qualcuno possa aver fatto qualcosa è il fratello Sergio che da sempre punta il dito sul marito Sebastiano Visintin il quale anche lui, da sempre, si dice estraneo ai fatti. Anche l’altro uomo coinvolto nella vicenda, Claudio Sterpin amico e presunto amante di Lilliana punta il dito contro Visintin.
Proprio Sterpin nel corso di alcune trasmissioni televisive aveva fatto sapere che da casa di Liliana mancasse un cuscino, con il quale molto probabilmente la donna è stata soffocata prima di perdere la vita. Una tesi che troverebbe riscontro anche dagli esami effettuati dalla Procura di Trieste.
Nel frattempo le indagini sul caso proseguono e gli inquirenti sperano di arrivare presto a dare un volto e un nome a chi ha fatto qualcosa alla Resinovich.
In questo periodo sono molte le circostanze che sono sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Tra le altre sia il telefonino di Sebastiano Visintin ma anche la GoPro dello stesso. Ne ha parlato la trasmissione “Chi l’ha Visto?”
Secondo quanto affermato dalla trasmissione, Visintin potrebbe aver costruito il suo alibi modificando direttamente data e orari che si vedono all’interno della GoPro. La stessa GoPro era stata fatta vedere da Visintin in trasmissione.
Ma secondo quanto affermato appunto i filmati sono facilmente modificabili da un computer, e Sebastiano, questa l’ipotesi che poi si è portata in studio ma senza ovviamente essere dimostrata, potrebbe aver cambiato data e orario dei frame per poi consegnare il tutto agli inquirenti creando il suo alibi.
Sebastiano secondo il fratello della 63enne deceduta, Sergio Resinovich, e secondo la cugina Silvia, nel lungo lasso di tempo in cui la telecamera e i due cellulari di Liliana non sono stati messi sotto sequestro potrebbe appunto aver modificato le imamagini e i filmati contenuti nella memoria della GoPro.
“Io sono d’accordo, sono anche disposto ad essere personalmente indagato con la mia famiglia, ma vorrei che si indagasse anche sui familiari di Visintin, per esempio. I suoi parenti non sono mai stati sentiti, lo stesso vale per gli amici che anche Lilly conosceva” – ha affermato Sergio Resinovich.
Da chiare anche il movente perchè qualcuno abbia potuto agire contro Liliana. Insomma un caso che rimane aperto e che ancora purtroppo non traova una soluzione. Vedremo che cosa accadrà nelle prossime settimane.