Liliana Resinovich, le ultime notizie sul marito Sebastiano Visintin dopo la decisione della procura

Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich – la donna di 63 anni trovata morta a Trieste il 5 gennaio 2022 in circostanze ancora avvolte dal mistero – ha lasciato temporaneamente l’Italia. Dopo essere stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati, l’uomo si sarebbe recato in Carinzia, nel sud dell’Austria, per concedersi qualche giorno di pausa. A riportare la notizia è l’agenzia Ansa, che è riuscita a contattarlo telefonicamente durante il suo soggiorno.

Visintin ha raccontato di essere partito all’alba, intorno alle 6:30, con destinazione Villach, dove è arrivato dopo appena due ore di viaggio in auto. Ha spiegato: “Sono venuto a riposarmi, non sto bene, oggi mi sento un po’ meglio, ho anche qualche problema fisico. Non sono preoccupato, la vicenda è ingigantita, vediamo”.

Liliana Resinovich Marito

Liliana Resinovich, marito indagato: dove sta ora

Il viaggio in Austria arriva a poche ore dalla lunga perquisizione effettuata dai carabinieri nella sua abitazione di Trieste, durata oltre sette ore. L’uomo, secondo il proprio racconto, avrebbe assistito all’operazione restando seduto sul divano e ha dichiarato: “Non ho idea di dove abbiano guardato i poliziotti”. L’allontanamento dall’Italia, tuttavia, non sembra essere stato dettato da un senso di urgenza o preoccupazione: Visintin appare sereno, anzi, quasi distaccato. “Mi preparo e prendo la bici, forse vado a Felden, farò il giro del lago. Nel pomeriggio andrò in sauna con i soliti amici” ha raccontato, descrivendo con dovizia di particolari la sua giornata di relax.

Liliana Resinovich Marito

Mentre le autorità italiane approfondiscono le indagini, l’uomo sembra voler mantenere un ritmo di vita ordinario, come se l’inchiesta non lo riguardasse direttamente. Ai cronisti ha detto di aver attraversato la Slovenia per raggiungere Villach e di aver trovato condizioni di viaggio ottimali: “Oggi non ci ho messo neanche due ore”. Una volta arrivato in albergo, ha seguito una routine tranquilla: “Ho fatto colazione, la doccia, ora sono a letto, ascolto la radio. Verso le 12 mi vesto, mi preparo e prendo la bici”. Il tutto sotto un cielo limpido che sembra aver contribuito a sollevargli l’umore.

Durante la conversazione, Visintin non ha nascosto una certa leggerezza, quasi fosse in vacanza. Ha raccontato dei suoi progetti per la serata, tra una sauna e una cena in compagnia: “Da 30 anni siamo sempre gli stessi amici, facciamo le solite cose, si mangia, si beve… un tuffo nel lago gelato tira su il morale. Ci sono belle signorine”. Parole che, in un contesto tanto delicato, suonano dissonanti e che hanno fatto discutere per la loro apparente insensibilità.

Sul suo ritorno a Trieste, invece, ha mantenuto un certo riserbo, chiudendo il discorso con un laconico “Non te lo dico”. Una frase che lascia aperti interrogativi, proprio mentre gli inquirenti cercano di fare chiarezza su una vicenda che ha colpito profondamente l’opinione pubblica e la città giuliana. La morte di Liliana Resinovich resta senza una spiegazione definitiva, e ora tutte le attenzioni si concentrano su quell’uomo che, in Austria, sembra voler dimenticare – almeno per un po’ – il peso delle domande ancora senza risposta.

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