Liliana Resinovich, la svolta nelle buste: “Trovati suoi capelli”
Continua a far discutere il caso di Liliana Resinovich la donna trovata senza vita presso un boschetto vicino all’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel 2021. Da allora le indagini sul caso sono andate avanti molto spedite ma si sono fermate ad un vicolo cieco.
Infatti non si sa ancora chi è stato a far qualcosa a Liliana. Si era ipotizzato in un primo momento un gesto volontario, ma per i famigliari le cose non tornavano in quanto il corpo di Lilly era chiuso in alcuni sacchi, di quelli utilizzati per portare i rifiuti. Ed ecco perchè la circostanza era apparsa strana.
La Procura assieme alle stesse forze dell’ordine hanno voluto vederci sempre chiaro, le indagini sono state quindi riaperte negli scorsi mesi e adesso si segue la pista che Liliana non si sia tolta spontaneamente la vita ma che qualcuno possa averla colpita. Chi, come, quando e perchè resta per ora un mistero.
Un vero e proprio giallo quello della donna deceduta a Trieste. Anche i due principali uomini sentiti dagli investigatori, Sebastiano Visintin marito della donna e Claudio Sterpin, amico e presunto amante della Resinovich riferiscono di volere a tutti i costi la verità per quanto riguarda quello accaduto alla donna.
I due nel corso di alcune trasmissioni televisive se ne sono dette di tutti i colori scambiandosi anche accuse reciproche. Accuse che hanno fatto molto discutere la pubblica opinione.
Adesso è arrivata una novità davvero molto particolare dalle indagini, vediamo di che cosa si tratta.
Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale ci sarebbero ben 15 nuovi reperti che potrebbero aiutare gli investigatori a sciogliere il caso arrivando ad una conclusione. Questi reperti che verranno adesso analizzati potrebbero fornire le rispsote che gli inquirenti cercano.
Risposte che attende tutta Italia. Ci sono 240 pagine nella super perizia depositata in Procura in queste ore, pagine nelle quali si fa riferimento appunto a tali reperti. In particolare gli investigatori stanno cercando di dare un volto e un nome a chi abbia fatto qualcosa alla Resinovich togliendole la vita.
Sui capelli ritrovati sul corpo della donna adesso saranno infatti isolate delle tracce di DNA. “Analogo suggerimento viene esteso per l’analisi di tutti gli estratti ancora esistenti delle indagini genetiche già effettuate” – ha ricordato la Procura che sottolinea come estrarre il DNA di terze persone dai capelli sarebbe molto importante.
Liliana secondo il lavoro svolto fino a questo momento dai periti sarebbe deceduta per asfissia meccanica, quindi qualcuno avrebbe fatto in modo che perdesse la vita rimanendo senza respirare aria. Questo particolare farebbe il paio con quanto dichiarato da Sterpin che aveva segnalato l’assenza di un cuscino da casa della donna, quella dove viveva con Visintin.
“Non vi sono elementi tecnico scientifici che supportino l’ipotesi del gesto volontario” – hanno sottolineato dalla Procura. Il caso potrebbe essere quindi sulla buona strada per essere risolto una volta per tutte ma dopo queste analisi sicuramente si conosceranno ulteriori particolari sulla vicenda, un caso che continua ad appassionare l’Italia.
Vedremo come andrà a finire e se ci saranno iscritti nel registro degli indagati.