“L’hanno vista tutti”: Papa Francesco, Bassetti svela il motivo della macchia sul volto

È stato un ictus cerebrale a causare la morte di Papa Francesco.

La diagnosi, contenuta nel certificato medico diffuso dal Vaticano, conferma che l’evento scatenante è stato un danno neurologico improvviso, che ha innescato un collasso multiorgano culminato nell’arresto cardiocircolatorio.

I segni dell’ictus sono apparsi evidenti già nella prima immagine del Pontefice esposto nella bara, nella Cappella di Santa Marta: il volto immobile, le mani intrecciate attorno al rosario, la mitra bianca sulla testa. Una scena che ha commosso milioni di fedeli nel mondo. Ecco cos’ha detto Bassetti in merito.

Il decesso di Papa Francesco, avvenuto all’età di 88 anni, ha suscitato un’ondata di emozioni e riflessioni in tutto il mondo. Mentre i medici e gli esperti analizzano le cause cliniche che hanno portato alla sua morte, emergono dettagli importanti sul suo stato di salute e sui fattori che hanno contribuito a questo epilogo.

Le Cause Mediche e il Tipo di Ictus

Il comunicato ufficiale ha indicato genericamente un “ictus cerebrale” come causa della morte, senza specificare se si trattasse di un ictus ischemico o emorragico. Tuttavia, analisi di esperti come Sabrina Anticoli, responsabile della Stroke Unit dell’ospedale San Camillo di Roma, suggeriscono che si possa trattare di un ictus emorragico, considerata la rapidità con cui si sono manifestati i sintomi e le complicanze successive. L’ictus emorragico, provocato dalla rottura di un vaso sanguigno, ha un tasso di mortalità più elevato rispetto a quello ischemico, che invece deriva da un’occlusione vascolare.

Fattori di Fragilità e Patologie Pregresse

Papa Francesco soffriva da anni di diverse patologie croniche che ne compromettevano la salute. Tra queste, problemi respiratori legati a bronchiectasie e una storia di intervento di asportazione del lobo superiore del polmone destro, avvenuta a soli 21 anni a causa di un’infezione grave. Questa condizione lo rendeva particolarmente vulnerabile a bronchiti e polmoniti ricorrenti. Inoltre, soffriva di ipertensione arteriosa, diabete di tipo II e altre patologie croniche che aumentano il rischio di eventi cerebrovascolari.

Il Legame con l’Infezione Polmonare e le Complicanze Recenti

Secondo gli esperti, tra cui Matteo Bassetti e Sabrina Anticoli, la grave infezione polmonare che aveva colpito il Papa, probabilmente con componente fungina (aspergillus), ha rappresentato un fattore aggravante. Questa infezione, associata a uno scompenso cardiaco e a uno stato di debolezza generale, ha aumentato la vulnerabilità a eventi acuti come l’ictus. La presenza di una condizione respiratoria complessa e la lunga degenza ospedaliera hanno indebolito ulteriormente il suo stato di salute.

L’Impatto delle Scelte di Convalescenza e lo Stress

Nonostante le raccomandazioni mediche di riposo, Papa Francesco aveva ripreso rapidamente le attività pubbliche, anche durante periodi di convalescenza. Questa scelta potrebbe aver influito negativamente sul suo recupero, considerando che la mortalità per eventi cardiovascolari nei due mesi successivi a una polmonite grave è significativamente elevata. Lo stress, specialmente durante periodi intensi come le celebrazioni pasquali, potrebbe aver ulteriormente aggravato la sua condizione.

Eventi Recenti e Segni Clinici

Una delle immagini più commentate è quella della sua salma, dove si nota una vistosa macchia sul volto. La dottoressa Sabrina Anticoli ha ipotizzato che si possa trattare di un trauma conseguente a una caduta, forse avvenuta al momento dell’insorgenza dell’emiplegia, un sintomo tipico dell’ictus. La presenza di questa lesione potrebbe indicare una perdita di coscienza o un incidente durante il decorso dell’evento cerebrovascolare.

Conclusioni e il Ricordo di un Uomo di Fede

Il quadro clinico complesso e le patologie pregresse di Papa Francesco hanno contribuito a rendere il suo stato di salute particolarmente fragile negli ultimi anni. La sua morte, avvenuta in un contesto di lunga sofferenza e di sfide mediche, rappresenta anche un monito sulla vulnerabilità umana e sull’importanza di una cura attenta e tempestiva.

Il suo funerale, previsto per sabato in piazza San Pietro, sarà un momento di commozione e riflessione globale. La sua vita, segnata da umiltà, dignità e dedizione agli ultimi, continuerà a ispirare milioni di fedeli e non solo. La sua scomparsa ci invita a ricordare quanto sia preziosa e fragile la vita, e l’importanza di prendersi cura di sé stessi e degli altri con attenzione e umanità.

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