L’accordo è arrivato: il colosso italiano sbanca in Medio oriente. Conte: strategia funziona.
L’accordo c’è. E’ arrivato. Si tratta di una mossa strategica che non rappresenta solo l’espansione del colosso italiano nel Golfo Persico, ma anche il miglioramento dei rapporti dell’Italia con le potenze del Medio Oriente.
Stiamo parlando di Eni. In pochi mesi, l’azienda energetica per eccellenza ha strappato concessioni di fondamentale importanza negli Emirati Arabi Uniti, trasformandosi in uno dei partner più importanti della monarchia del Golfo.
L’accordo che si è concluso ad Abu Dhabi vede la partecipazione dell’azienda italianaper il 70% in due concessioni esplorative offshore della durata di 35 anni.
L’accordo arriva dopo due concessioni conquistate da Eni in concomitanza con il viaggio di Giuseppe Conte negli Emirati. A novembre, la principale azienda italiana di idrocarburi ha raggiunto un accordo con Adnoc, il colosso mondiale del gas e del petrolio con sede ad Abu Dhabi, che “prevede l’acquisizione del 25% di un’enorme concessioni off-shore nel Golfo Persico.
Come scritto nel comunicato dell’azienda di San Donato, ‘“la concessione, che ha una durata di 40 anni, consiste nei giacimenti Hail, Ghasha, Dalma e in altri campi offshore situati nella regione di Al Dhafra’”.
Per Eni si tratta di acquisizioni estremamente importanti. Ma per l’Italia, significa qualcosa di più: il ripristino dei rapporti con gli Emirati dopo che i governi di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni avevano fatto raffreddare le relazioni con Abu Dhabi preferendogli i petroldollari del Qatar.
Una scelta che si è rivelata errata dopo l’innesco della crisi araba con Donald Trump che ha puntato tutto sui sauditi contro Doha e che di fatto ha reso l’Italia un problema per gli Emirati. A tal punto che rischiavamo di perdere la nostra presenza nel Golfo a favore dei nostri rivali francesi, in primis di Total.
Il premier italiano Conte si dice soddisfatto dell’obiettivo raggiunto. Anche perché questo significa che la strategia italiana sembra aver pagato, dal momento che non solo è riuscita a mantenere i rapporti con il Qatar, rivale degli Emirati, ma è riuscita anche nel difficile intento di riassestare i rapporti con questi ultimi sconfiggendo in particolare la concorrenza francese nelle concessioni di idrocarburi del Golfo.
Povero Macron!