La sardina oltraggia Buonanno Calderoli: “Ora basta! La porto in tribunale”
Dopo i post su Buonanno, esplode la polemica e l’ira della Lega arriva fino al Senato della Repubblica.
“Non posso accettare la vergogna di un insulto ad un defunto”, attacca Roberto Calderoli, vice-presidente di Palazzo Madama, che si dice pronto a “portare in tribunale” chi “insulta e oltraggia la memoria del povero amico Gianluca”.
Pietra del contendere sono gli interventi social vergati da Giulia Boda, attivista Lgbt e sardina piemontese. Il giorno di Capodanno, la presidente dell’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia ha pubblicato la fotografia dell’ex leghista morto in un incidente stradale augurando ironicamente “Buonanno” ai leghisti e “un meraviglioso 2020 antifascista, antirazzista e arcobaleno a tutti gli altri”. Come raccontato dal Giornale.it, al primo post (e alle proteste dei leghisti locali) sono seguiti altri due messaggi. Oltre ad un meme di dubbio gusto, anche un collage di scatti dell’ex eurodeputato e la rivendicazione di quanto fatto. “Vorrei levarmi dai contatti ancora qualche altr* perbenista che ritiene i morti degni di rispetto solo in quanto morti. Dal mio punto di vista – scrive la Bodo – chi è merda da vivo, da morto rimane tale: si chiama coerenza. Quindi vi prego: eliminatemi, ipocriti. Andate a fare la morale da un’altra parte”.
Il leghista Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia, aveva già bollato la vicenda come “indecorosa”. “Durante il ballottaggio per le Comunali di Vercelli mi augurò di morire come Buonanno”, ricorda il deputato. “Chi scrive queste cose deve avere qualche disturbo. Al di là del colore politico, i morti si lasciano in pace”. Anche la sorella del leghista deceduto in un incidente stradale nel maggio del 2016 ha risposto per le rime alla Bodo. Ma ora Calderoli è pronto a intraprendere le vie legali contro quei commenti che “trasudano disprezzo per la vita come per la morte di un uomo onesto, di un padre di famiglia, trattato con infamia solo perché aveva idee politiche diverse”. “Questa volta – conclude il senatore – non si può farla passare liscia, presenterò una denuncia per i reati previsti per la gravità di questa infamia. Questa signora deve pagarla in sede processuale, e saranno i giudici a stabilire l’entità, ma è chiaro che deve anche essere curata e da uno bravo”. Poi la stoccata a Mattia Santori&co: “Le Sardine sono orgogliose di avere una simile kompagna?”