La malattia del secolo sarà ancora il cancro
La guaribilità potrà toccare l’80%, ma bisogna correre con la diagnosi precoce
Francesco Schittulli, allievo di Umberto Veronesi, è oncologo di fama internazionale. Presidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT, ha ricevuto la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e l’onorificenza di San Gregorio Magno da Giovanni Paolo II. Già componente della Commissione Oncologica Nazionale e del Consiglio Superiore di Sanità, è stato primario, direttore scientifico e capo dipartimento Donna all’Istituto Tumori di Bari. Insignito da Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, attualmente è senologo-chirurgo e direttore della Breast Unit presso il Mater Dei Hospital di Bari.
Dottor Schittulli, in pieno lockdown disse: “In fase covid la patologia cancro è passata in secondo piano. Ci vorrebbe un bollettino quotidiano dei malati di cancro”. E’ ancora di questa idea?
Certamente sì. Abbiamo trascurato patologie severe, come il cancro, mettendo in stand by la prevenzione, le campagne di screening, i trattamenti e lo stesso follow-up. Ogni Regione dovrebbe quotidianamente trasmettere all’ISS i seguenti dati:
a) quante le diagnosi di cancro;
b) quanti i pazienti di cancro ricoverati nelle varie strutture sanitarie;
c) quanti i pazienti in trattamento;
d) quanti i pazienti ancora in osservazione;
e) quanti i pazienti guariti;
f) quanti i pazienti in fase critica, avanzata (con metastasi);
g) quanti i decessi per cancro.
E’ vero che il cancro si può sconfiggere? In termini percentuali, quanto si può (e quanto si potrà) guarire?
Il cancro oggi si vince prevalentemente con la prevenzione (primaria: stili di vita corretti; secondaria: diagnosi sempre più precoci; terziaria: prendersi cura di chi abbia vissuto l’esperienza cancro, attraverso sia un appropriato follow-up, sia un percorso riabilitativo, fisico, psicologico, sociale ed occupazionale).
Diagnosi precoce: a che punto siamo?
La diagnosi precoce ha e sta subendo una decelerazione (vedi le campagne di screening), che comporterà purtroppo diagnosi tardive, compromettendo l’efficacia delle varie terapie, la compromissione della qualità di vita ed il peggioramento della stessa aspettativa di vita.
Un caso scuola. Uomo, 50 anni, mediamente in salute: oltre alla prostata, cosa deve controllare?
Se è stato, ovvero ancora è, un forte fumatore, deve sottoporsi ad una PET/TAC toraco-polmonare ed eseguire una colonscopia.
Sono più consapevoli le donne o gli uomini?
Le donne sono sensibilmente più attente, perché tengono anche alla salute dei propri cari.
Dopo la tragedia sanitaria, la Regione Lombardia ha deciso per la sanità territoriale: come dovrebbero rapportarsi le istituzioni con la LILT? E cosa propone la LILT?
La LILT, tra l’altro, offre servizi anche grazie ai suoi 397 ambulatori. L’ideale sarebbe che le Regioni si interfacciassero con le rispettive LILT territoriali attraverso forme collaborative a livello di convenzioni e/o protocolli d’intesa. La LILT, ente pubblico su base associativa, ha manifestato la propria disponibilità anche per quanto riguarda l’operatività degli screening.
Covid-cancro: quale la malattia del secolo?
Purtroppo la malattia del secolo rimane, allo stato attuale, il cancro, sinonimo ancora di dolore, sofferenza, perdita degli affetti, morte. Del resto basta purtroppo osservare i numeri.
Cosa direbbe a chi non vuole vaccinarsi contro il covid?
Piaccia o no, il vaccino (peraltro valido anche nei confronti di alcune forme di patologie tumorali) è oggi l’unica arma valida anti-morte da COVID.
Il cancro è ereditario? E in che misura incide la condizione ambientale?
Vi sono alcune forme di cancro anche su base ereditaria (ad esempio il tumore al seno). Il cancro è una malattia ambientale su base genetica. E’ l’ambiente, vale a dire tutto ciò che circonda l’essere umano, che va a modificare, alterare, mutare i nostri geni sino allo sviluppo di un cancro.
Qual è il suo obiettivo nel lungo periodo?
Accelerare, recuperando la stasi diagnostica dei tumori, riprendendo le campagne di prevenzione, partendo dagli screening; coinvolgere direttamente ed attivamente il mondo scolastico e quello delle attività imprenditoriali-produttive del nostro Paese ed innalzare la percentuale di guaribilità del cancro, oggi fermatosi intorno al 65%, sapendo di poter già oggi raggiungere una guaribilità complessiva del cancro dell’80%. L’obiettivo comune deve essere: mortalità zero per cancro!