ITALIA, VA A BUTTARE I RIFIUTI E TROVA 30.000 EURO 

C’è ancora chi conosce il significato del termine rispetto, in questo mondo in cui regnano il materialismo, l’egoismo, la superficialità nei rapporti relazionali, proprio come ci insegna il caso di cui vi parlerò.

In tempi di crisi, specie dopo la pandemia e con le atrocità in corso tra Russia e Ucraina, è davvero dura riuscire a tenere ben salde le redini familiari.C’è chi un lavoro lo ha perso, chi è in cerca di un’occupazione e chi non sa come sfamare i suoi bambini.

Il caro vita, l’inflazione, ci pongono ogni giorno dinnanzi ad una lotta per la sopravvivenza, tra mille spese esorbitanti da doversi sobbarcare. Non è facile ed è per questo che in molti sperano in un colpo di fortuna.

C’è chi gioca un biglietto della lotteria, pregando che la Dea Bendata colpisca proprio lui, chi si affida a sensitivi, chi consulta gli oroscopi, chi le profezie. Insomma, ognuno fa quel che può, pur di avere un colpo di fortuna.

Ma se questo colpo di fortuna capita e il rispetto prevale, c’è solo da essere orgogliosi dinnanzi ad un gesto del genere. Per capire meglio di cosa sto parlando, vi racconto quanto accaduto nel 2021.

Alcuni addetti di una agenzia di Monteforte Irpino, l’antivigilia di Natale, hanno commesso, involontariamente, un errore che sarebbe potuto costare veramente caro a due titolari di un negozio. Questi ultimi avevano posto gli incassi di una settimana di lavoro in una busta e, proprio con quel denaro, avrebbero dovuto pagare i loro dipendenti.

Gli addetti, però, pensando che si trattasse di una busta contenente carta, hanno regolarmente ritirato il sacchetto, gettandolo nell’immondizia, proseguendo vero l’impianto di riciclo di Rocca San Felice. I titolari, nel realizzare, visibilmente sotto choc, quanto fosse loro accaduto, hanno nell’immediato contattato la società di raccolta dei rifiuti, chiedendo un intervento tempestivo.

In quel frangente, non hanno specificato il contenuto della busta. Bruno Ponzio, responsabile della sede operativa di Contrada Rivarano, si è prontamente attivato per ricostruire il giro di raccolta e recuperare il sacchetto messo, per la fretta, nell’immondizia, assieme all’altra carta.

Ponzio non si è dato per vinto, per poter ottemperare alla richiesta dei disperati titolari. Così, assieme all’addetto al giro e alla società, si è adoperato per allertare l’impianto, chiedendo uno “STOP DI EMERGENZA” alla lavorazione del carico, che stava per essere “triturato” per la fase di riciclo. Il camion, quel punto, è stato svuotato e tutti i rifiuti sono stati messi a terra. Poi, manualmente, gli addetti si sono prodigati a rovistare tra l’immondizia alla ricerca della “busta perduta”.

Un’autentica caccia al tesoro, dato che non si trattava certo di un sacchetto di plastica qualsiasi. Il dipendente di Irpiniambiente ha ritrovato la famosa busta ed è rimasto letteralmente sotto choc (in positivo) per il suo contenuto: 30 mila euro, di cui 15 mila in contanti e 15 mila in assegni. Per fortuna tutto si è risolto alla grande, con la riconsegna del denaro ai poveri titolari che hanno potuto retribuire i dipendenti. Una storia a lieto fine, in quanto ci si stava preparando ad un Natale davvero tremendo. Un gesto encomiabile, quello di Ponzio che in tanti dovrebbero mettere in pratica per una società migliore, con più rispetto, più altruismo, più attenzione verso il prossimo. E voi, cosa ne pensate?