Italia, trovato pitone di quasi 4 metri e 20 chili
In queste ore, una notizia insolita e curiosa sta facendo il giro del web, sorprendendo e affascinando gli utenti di internet. L’Italia, generalmente non nota per la presenza di serpenti come i pitoni, ha visto apparire un esemplare di rettile di notevoli dimensioni in un contesto inaspettato.
Sebbene il nostro paese non sia tipicamente habitat di pitoni, che sono più comuni nelle regioni del sud-est asiatico e dell’Africa centrale, recenti avvistamenti hanno lasciato molti senza parole. Il pitone in questione, lungo ben 4 metri, è stato avvistato strisciare in un campo di mais. Un passante, sorpreso e incredulo di fronte a una scena del genere, ha prontamente segnalato la presenza del rettile alle autorità competenti.
La scoperta ha suscitato immediatamente preoccupazione e curiosità, con il serpente che non spiccava certo per la sua bellezza, ma piuttosto per le sue dimensioni impressionanti e il suo aspetto minaccioso. Tra le prime ipotesi avanzate dagli esperti, è emersa quella dell’abbandono. È possibile che il pitone sia stato liberato intenzionalmente o sia fuggito da un allevamento privato.
Questa possibilità ha sollevato interrogativi su come un rettile di tali proporzioni sia potuto finire in un campo di mais, lontano dai suoi habitat naturali. Le autorità hanno avviato indagini per determinare l’origine del pitone e le circostanze che hanno portato alla sua apparizione in un luogo così insolito.
Nel frattempo, un clamoroso colpo di scena ha scosso ulteriormente la situazione. La scoperta del pitone ha continuato a far parlare di sé, con dettagli inediti che stanno emergendo e arricchendo la narrazione del caso. Qual è la svolta sul caso? Scopriamo tutti i dettagli.
Lo scorso 31 luglio, in un campo di mais a Vinovo è stato rinvenuto un pitone moluro. Questa specie ha una colorazione di base che può variare dal giallo al marrone scuro, con pattern a macchie nere o scure ed è una specie originaria dell’ India e delle foreste pluviali del Sud-Est Asiatico.
Dopo il recupero, il pitone è stato trasferito presso il Centro Animali Non Convenzionali (Canc) di Grugliasco. Lo scorso 2 agosto si è presentato presso il Canc il proprietario del pitone, il quale ha spiegato come l’animale sarebbe riuscito a scappare dalla sua teca.
Naturalmente, l’uomo ha presentato tutta la documentazione necessario per dimostrare la regolare detenzione dell’animale, specificando che si trattava di un pitone moluro e non di un pitone reticolato come inizialmente temuto. Dopo aver ricevuto la documentazione, i veterinari del Canc hanno immediatamente avvisato i carabinieri del nucleo Cites, specializzati nella gestione delle specie esotiche.
La collaborazione tra il centro e le forze dell’ordine ha permesso di verificare che il pitone non era stato abbandonato, ma che era fuggito accidentalmente. I carabinieri hanno esaminato la situazione per assicurarsi che tutto fosse in regola. Una volta accertata la regolarità della detenzione e chiarita la situazione, i veterinari del centro hanno proceduto a restituire l’animale al suo legittimo proprietario.
Questo sviluppo ha posto fine ai dubbi iniziali sul possibile abbandono del rettile, rassicurando la comunità e le autorità che il pitone era effettivamente scomparso per un motivo imprevisto e non per negligenza. Fortunatamente, l’incidente si è risolto senza ulteriori problematiche. Il pitone è stato recuperato sano e salvo, e il proprietario ha dimostrato di avere tutte le autorizzazioni necessarie per il possesso di animali esotici.