Italia sotto choc, non ci sono parole: è successo tutto all’improvviso dopo che…Altro…

Una notizia sconvolgente; una di quelle che non avremmo mai voluto comunicare e che, purtroppo, è arrivata, tutto ad un tratto, lasciando sotto choc il mondo del calcio e non solo: Totò Schillaci è deceduto.

Proprio  negli scorsi giorni, è  arrivato un peggioramento delle condizioni di salute del grande bomber delle notti magiche e noi tutti, col fiato sospeso, abbiamo sperato in un miracolo, specie dopo il comunicato della famiglia che lasciava presagire un miglioramento.  

Sperando di ricevere news incoraggianti, il mondo calcistico ha seguito il caso del grande  campione 59enne, sino a pochi minuti fa, quando il calcio giocato e non, ha ricevuto la tremenda notizia della sua scomparsa.

Schillaci , nonostante la neoplasia  al colon, aveva vinto tante sul campo e fuori.  Palermitano,  sposatosi due volte, con tre figli, cJessica, Mattia e Nicole,  non ce l’ha fatta e la sua dipartita  è un vuoto enorme, incolmabile, nel mondo calcistico.

Nella prossima pagina del nostro articolo tutti i dettagli dell’accaduto,  un lutto enorme per il calcio giocato e per tutti noi  che abbiamo sperato un epilogo diverso che purtroppo non c’è stato.  Un colpo al cuore per tutti noi, questo, giunto ad un tratto in questa mattina di mercoledi’ che ha paralizzato tutto il mondo dell’informazione.

utto nel mondo del calcio. Se n’è andata un’icona, un simbolo. È  deceduto Salvatore Schillaci, per tutti Totò. Giocò, tra le altre, per Juve, Inter e Nazionale. In azzurro coi suoi gol aveva in l’Italia per un’estate, quella del mitico Mondiale del 1990: era malato di tumore al colon ed era già stato operato due volte.

Aveva vinto tante sul campo e fuori, nella sua seconda vita. Questa volta non c’è riuscito. Era nato a Palermo il 1° dicembre 1964 e si era sposato due volte, con Rita e Barbara: lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole.da messina alla juve—  Commenta per primoTotò si mette in luce nel Messina, prima con Scoglio e poi con Zeman. Ed è il tecnico boemo a lanciarlo nel club giallorosso in B mettendolo in condizione di segnare 23 gol. Il risultato? L’attaccante, nel 1989, passa alla Juve. E a Torino, Totò-gol piazza 15 gol in 30 partite contribuendo da protagonista alla vittoria della Coppa Italia e della Coppa Uefa. E grazie a una stagione da top, Azeglio Vicini lo convoca per Italia 90, il Mondiale che si gioca in casa.

L’eroe nazionale— Schillaci, in quell’edizione iridata, parte come riserva di Andrea Carnevale. Non è lui il titolare dell. Ma la svolta arriva già nella sfida d’esordio contro l’Austria. Gli azzurri sono bloccati sullo 0-0, quando il c.t. butta in campo il bomber siciliano che, quattro minuti dopo il suo ingresso, la sblocca di testa un perfetto cross di Gianluca Vialli. Qui la storia lascia spazio alla leggenda e Totò diventa l’eroe azzurro che infiammerà le Notti Magiche dell’immortale inno cantato dal duo Nannini-Bennato. Schillaci, insieme a Roberto Baggio, ripaga i tifosi trascinando l’Italia alle semifinale: segna pure alla Cecoclovacchia, all’Uruguay, all’Irlanda e all’Argentina in semifinale. Ma Caniggia e i maledetti rigori spengono il sogno di un’intera nazione, l’Italia è eliminata. Totò però non si ferma e timbra pure nella finalina con l’Inghilterra: con 6 reti è il palermitano del Cep il capocannoniere del torneo, un super risultato che gli vale il secondo posto nella classifica del Pallone d’oro di France Football, dopo il tedesco Lothar Matthäus.post mondiale—  Ma il post Italia 90 non è altrettanto memorabile. La stessa carriera in Nazionale dopo l’exploit mondiale finisce nel giro di un anno. Con la Juve, nonostante la vicinanza di Baggio, Schillaci non va neanche vicino alla doppia cifra dopo le 15 reti della sua stagione magica. Nel 1992 passa all’Inter ma anche qui non brilla: In nerazzurro realizza 11 gol in 30 presenze. il giappone—  Ecco allora che Totò all’inizio del 1994 prende una decisione di rottura e per primo in Italia decide di andare a giocare in Giappone, nello Jubilo Iwata, la squadra della Yamaha. Un apripista per tanti che andranno a giocare e ad allenare in Oriente. Là torna a essere un idolo senza che nessuno  gli rinfacci la sua estrazione popolare. Qui, nel secondo campionato, segna 31 gol. Nel 1997 chiude la sua esperienza col Giappone e col calcio giocato e torna a vivere in Italia.

Dopo l’addio al pallone, Totò Schillaci non disdegna il mondo della tv. Tra le sue partecipazioni più importanti quella all’Isola dei Famosi, a Quelli che il calcio di cui è spesso ospite, interpreta un ruolo di un boss mafioso nel quinto episodio della terza stagione della serie Squadra antimafia – Palermo oggi, e nel 2023 eccolo a Pechino Express. Ma per tutta Italia, Schillaci rimarrà per sempre l’eroe dagli occhi spiritati che ha fatto sognare tutto il Paese durante quelle Notti Magiche.