Italia, mensa scolastica dei bambini: cos’hanno trovato nei piatti 

Sono in tanti i bambini che trascorrono un gran numero di ore a scuola,  facendo tempo pieno. Non potendo rientrare a casa per la pausa pranzo, nei plessi scolastici è previsto il servizio mensa  che dovrebbe offrire dei cibi salutari ai piccoli alunni (il condizionale è d’obbligo, alla luce di quello che è successo).

Se i genitori,  specie quelli che lavorano,  non devono scervellarsi su cosa preparare, è pur sempre vero che sperano che i loro figli possano ricevere un trattamento adeguato, eppure il caso di cronaca di cui stiamo per parlarvi è davvero molto  sconcertante, generando un forte malcontento e innumerevoli polemiche.

In pochissimi minuti ha fatto il giro del web,  destando una marea di sconcerto e incredulità,  poiché in tanti hanno espresso massima vicinanza ai genitori degli alunni coinvolti. Lo scenario è quello di una mensa scolastica, dunque. Quanto è  accaduto ai minori,  loro malgrado interessati,  poteva succedere benissimo anche ai nostri figli e i nostri nipoti.

In una società in cui quello che che accade all’altro non sembra avere così tanta importanza, c’è chi, essendo dotato di profonda sensibilità e empatia, riesce ad immedesimarsi nelle vicende che interessano genitori, alle prese con un problema molto grave. Le mense scolastiche dovrebbero offrire ristoro agli studenti, facendoli consumare bevande e alimenti senza conservanti, pesticidi, nel pieno rispetto della normativa igienico-sanitaria, considerando che questi sono i luoghi in cui le infezioni ci mettono davvero un attimo a diramarsi, ossia dei luoghi ad alto rischio di contagio

In una mensa scolastica dei bambini hanno trovato un qualcosa di davvero assurdo nei piatti.

Le mense scolastiche rappresentano uno dei luoghi di assembramento a maggior rischio infezioni e contagi ma senza ombra di dubbio, trovare dei vermi nei piatti, ora che siamo alle soglie del 2025, è vergognoso ma è accaduto, e anche svariate volte, sempre nello stesso plesso scolastico .

Insomma,  c’è chi è recidivo. Parliamo della scuola Miscia, rientrante nell’Isc Nord,  in cui il  7 ottobre scorso una piccola alunna ha trovato un verme nel piatto di pasta in bianco.  I genitori si sono rivolti prima agli insegnanti e poi al  Comune ma  non si è mosso nulla.  Anche un altro bimbo b della scuola Caselli trasferito in via Ferri ,  ha trovato una larva nel piatto.

Il sindaco ha dichiarato:  “Non sapevo nulla in merito ai disagi che si starebbero verificando nelle mense cittadine, mi attiverò quanto prima per capire cosa sia accaduto e soprattutto interverremo nell’approvvigionamento delle derrate che viene effettuato dall’economato”.   Gli alunni dell’asilo di via Puglia e della Caselli , invece, hanno lamentato pasti freddi e non di loro gradimento.

I genitori della scuola Caselli e dell’asilo di via Puglia hanno preso la decisione di inviare una  lettera al Comune, alla dirigente scolastica e all’Ast,    per valutare la situazione del servizio di refezione scolastica nei plessi Puglia e Caselli

Dopo i  lavori di adeguamento sismico del plesso Caselli, il refettorio e l’annessa cucina non sono utilizzabili, per cui  gli alunni consumano il proprio pasto nelle rispettive aule con lunch box.  Le pietanze generano malcontento in quanto  fredde e deteriorabili.   Gli alunni non possono consumare cibo portato da casa.  Le proteste non si placano e staremo a vedere cosa succederà.