Italia, è allerta massima per l’eruzione del vulcano: forti boati
Le eruzioni vulcaniche, in Italia e nel mondo, sono tra i fenomeni più affascinanti, studiati ma nello stesso tempo paurosi esistenti poiché la storia insegna, purtroppo, che in pochi attimi, sono capaci di distruggere tutto.
Gli esperti monitorano attentamente la situazione vulcanologica a livello globale, mettendo in guardia i residenti dai potenziali pericoli legati ad un’eruzione, memori del fatto che, nel corso dei secoli, in diverse hanno cagionato un numero ingente di decessi e danni enormi, radendo al suolo tutto ciò che hanno incontrato.
Ancora una volta, dalla cronaca riceviamo contezza di un’eruzione e ci si chiede quale sia stata la portata dell’evento che ha colto di sorpresa i residenti.
In tanti hanno sommerso i social di commenti, esprimendo le loro sensazioni a caldo, con la speranza di ricevere qualche parola di supporto e conforto in tempo reale, poiché i minuti sembrano durare un’eternità quando fenomeni di vasta portata irromponono, stravolgendo la tranquillità della comunità. Questo è da mettere in conto ,però, specie se si tratta di eruzioni.
Nella nostra penisola è allerta massima per l’eruzione del vulcano e forti boati hanno scosso la popolazione. Vediamo insieme cosa è successo, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo, in modo da capire se ci sono stati danni a cose e persone, quanto meno sino a questi minuti.
L’Etna, l il vulcano attivo più alto d’Europa, è alla sua quinta fase parossistica e il cratere Voragine è il protagonista, dando vita a altissime fontane di lava , con l’emissione una nube vulcanica alta 10 chilometri. La cenere è stata dispersa in direzione Sud-Est, finendo su diversi centri abitati.
Dal cielo, invece, sono cadute parecchie “pietre vulcaniche” e i residenti, a mezzo social, hanno comunicato di aver sentito dei fortissimi boati. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha emesso un bollettino di allerta per il volo.
L’ampiezza media del tremore vulcanico è aumentata intorno alle 03.20 di notte, portandosi da valori medio – alti a molto alti alle 04:40.
Il fenomeno eruttivo è andato sempre più crescendo, trasformandosi in fontana di lava. Il tremore vulcanico, allo stato attuale, secondo gli ultimi aggiornamenti, si sta attenuando ma la situazione continua ad essere attentamente monitorata dagli esperti che, in tempo reale, ci illustrano cosa sta accadendo, tenendo in mente che tutto può evolversi da un momento all’altro.
La Sac, che gestisce l’aeroporto di Catania, ha fatto sapere via social che: “In seguito alle attività vulcaniche dell’Etna, l’Unita di crisi ha disposto la chiusura del settore B1 e la riduzione degli arrivi a sei voli all’ora. I passeggeri sono pregati di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo”. Le eruzioni vulcaniche, specie se riguardanti il nostro Etna, generano sempre un certo stato d’allerta, come comprensibile che sia, per il timore che tutto possa sfuggire di mano e la storia vulcanologica nazionale è l’esempio lampante di come, dinnanzi a questo fenomeno, non si possa davvero far nulla, se non sperare che la natura non irrompa con tutta la sua massima forza.