Italia, auto contro albero: muoiono 4 giovanissimi poliziotti
Ci sono tragedie che irrompono improvvisamente, lasciando gli italiani sgomenti. Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto, in quanto la morte bussa senza preavviso.
Fa irruzione nelle nostre esistenze, le dilania, le logora e non c’è nulla che possa restituirci il nostro caro. Purtroppo nessuno, ad oggi, ha questo potere. Non ci resta che affidarci ai ricordi.
A quel che resta di scatti felici, spensierati, prima che il destino si portasse via sogni, desideri, speranze per il futuro. Gli incidenti mortali in Italia sono tantissimi.
Una scia di sangue che non accenna a diminuire e, in alcuni casi, la morte arriva proprio mentre si sta svolgendo il proprio lavoro. Un lavoro esercitato con dedizione, per tutelare l’incolumità degli altri.
E’ così che sono morti 4 giovanissimi poliziotti e la terribile notizia è rimbalzata sui principali siti, lasciando tutti sgomenti, increduli, letteralmente senza parole. Vediamo insieme cosa è accaduto.
Tutto è iniziato quanto 4 poliziotti si sono messi a bordo della loro volante, dopo essere stati allertati di una rissa scoppiata all’interno di un locale. Per evitare che potesse degenerare, i quattro agenti si sono attivati, correndo in direzione del luogo dove era in corso la colluttazione, al fine di accertare la dinamica dei fatti e l’attribuzione di eventuali responsabilità. A bordo dell’auto: il vice ispettore 32enne Massimo Paccagnan, il 27enne capo pattuglia Fanio Soligo, gli agenti scelti Andrea Murer, di 32 anni e il 21enne Lucas Scapinello, il più piccolo dei quattro poliziotti. Hanno iniziato ad accelerare, correndo per sventare la rissa. Dovevano percorrere 20 chilometri per raggiungere il locale.
Nello scansare una vettura piazzata al centro della strada, sono finiti con la volane contro un platano. La loro corsa è terminata rovinosamente contro un albero e per tre di loro non c’è stato nulla da fare, in quanto l’impatto è stato fatale per tre di loro mentre il quarto è deceduto due ore dopo il violento scontro, all’interno dell’ospedale in cui era stato trasportato d’urgenza nel disperato tentativo di salvargli la vita.
I 4 poliziotti, tutti di Treviso, se ne sono andati in un giorno qualunque, alle 2:00 di notte, adempiendo al loro dovere, mentre si stavano dirigendo verso il “Burghy Time”, il locale di Ponte della Priula in cui era scoppiata la rissa. In tanti i messaggi di cordoglio giunti sia da parte dei colleghi, che di esponenti politici che hanno voluto far sentire tutta la loro vicinanza alla famiglia in momenti così difficili. Tra questi, i telegrammi di cordoglio di Romano Prodi e di Giorgio Napolitano.
Il sindacato autonomo di polizia del Veneto, dinnanzi a questa immane tragedia, ha tuonato: “Ciò che è accaduto rende visibile la difficoltà delle forze dell’ ordine nel coprire le esigenze di controllo in un territorio vastissimo, che non ha ancora visto un interessamento delle forze politiche affinché venga reso operativo un commissariato nella zona nord della provincia di Treviso, più volte richiesto da quest’ organizzazione sindacale”. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, sin da quando è esplosa la rissa, sul posto è giunta una volante dei Carabinieri per cercare di placare gli animi piuttosto accesi, anche se a nulla era servito il loro monito.
Così era arrivata la richiesta di rinforzi. La seconda volante, quella con a bordo i 4 poliziotti, con lampeggiante e sirena accesi, ha imboccato la statale Pontebbana ad alta velocità. Dopo aver superato il semaforo di Villorbo, il poliziotto alla guida, che aveva fretta di raggiungere il locale, si è trovato dinnanzi diverse auto da dover superare. Una di queste si sarebbe spostata al centro della carreggiata per svoltare a sinistra. Per evitare di piombarle addosso, il poliziotto che conduceva la volante ha sterzato ma l’ Alfa 33 è finita su un platano, distruggendo per sempre la vita di 4 agenti.