Il Killer di Santo Romano rompe il silenzio: “Mi ha sporcato le scarpe Versace da 500 euro..
Lo scorso 4 novembre, la piccola comunità di San Sebastiano al Vesuvio è stata scossa da un gravissimo episodio che ha lasciato l’intera nazione senza parole. Santo Romano, un giovane di soli 19 anni, è stato freddato con due colpi di arma da fuoco dopo una banale lite, un gesto inaudito che ha spezzato la vita di un ragazzo promettente.
Santo era un calciatore di belle speranze, la cui carriera sportiva è stata improvvisamente interrotta in modo assurdo. La sua scomparsa ha suscitato sgomento tra i suoi cari, la comunità locale e l’opinione pubblica, che ora chiede giustizia per un delitto così efferato. Le indagini sono immediatamente partite, e gli sviluppi stanno facendo emergere una realtà che ha lasciato tutti esterrefatti.
Il Gip ha ascoltato il giovane accusato, un ragazzo di 17 anni, e ha respinto la difesa del suo legale, che cercava di giustificare il gesto come una reazione di legittima difesa. La difesa, purtroppo, non ha retto di fronte alle evidenze raccolte dagli inquirenti. Le testimonianze dei presenti e le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza hanno fornito una ricostruzione dettagliata di quanto accaduto, chiarendo i contorni di un episodio che non avrebbe dovuto verificarsi.
Le indagini continuano, e le autorità stanno cercando di comprendere le motivazioni dietro a un gesto che, apparentemente, sembra legato a un litigio di poco conto, ma che ha avuto esiti gravissimi. Il ragazzo accusato del delitto, a tal proposito, ha rilasciato dichiarazioni sconvolgenti al Gip, rivelando dettagli che hanno lasciato senza parole.
Le sue parole, in particolare, hanno fatto emergere il presunto movente dietro quel gesto scellerato, che ha spezzato per sempre la vita di un giovanissimo. A scatenare la furia del 17enne un piccolo incidente fortuito alle sue scarpe costose. “Me le ha sporcate…”: ecco l’incredibile racconto
E’ difficile accettare che una giovane via sia stata spezzata così presto a causa di una lite fortuita. A causare l’irreparabile, incredibile a dirsi, sarebbe stata una scarpa calpestata. E’ questo il racconto dell’autore del delitto, un ragazzino di appena 17 anni, che ha ammesso di essere andato su tutte le furie quando Romano ha calpestato le sue scarpe Versace da 500 euro.
Il ragazzo è stato ammanettato e trattenuto nell’istituto penale minorile di Nisida, con il gip che ha respinto la difesa del suo legale, che invocava la legittima difesa. Le indagini, supportate dalle testimonianze e dalle telecamere di sorveglianza, hanno confermato che il 17enne ha agito deliberatamente, sparando due colpi in piazza Raffaele Capasso, uno dei quali ha colpito mortalmente Santo al petto.
Dopo il delitto, il giovane ha cercato di occultare le prove, gettando l’arma in mezzo alla folla e disfandosi del suo telefono. La sua reazione dopo il delitto, che ha dichiarato di non essersi reso conto delle sue azioni, non ha convinto il giudice, che ha sottolineato la freddezza del ragazzo e la sua mancanza di rimorso.
Il gip Anita Polito ha emesso il provvedimento di fermo per il minorenne, sottolineando la gravità dei fatti. La mancanza di resipiscenza del giovane e la sua freddezza nel compiere il delitto sono emerse durante le indagini. Inoltre, la sua storia di comportamenti violenti e la disponibilità di un’arma da fuoco sono state rilevate come fattori che evidenziano la sua pericolosità.
Nonostante una perizia psichiatrica che suggeriva possibili patologie mentali, il gip ha respinto l’ipotesi di incapacità di intendere e volere. Dopo il delitto, il ragazzo si è dato alla macchia e ha cercato rifugio a casa di un amico, dove ha chiesto di fumare. La sua reazione lucida e la strategia di occultare le prove hanno convinto il giudice della sua piena responsabilità. Il minore è stato quindi trasferito a Nisida, in attesa di un processo.