IL GOVERNO HA DECISO: FINO A 2000€ IN BUSTA PAGA
Purtroppo non è una bella notizia per tutti gli italiani, ma solo per alcuni che potranno ricevere questa interessante novità in busta paga. A dircelo è fanpage.it, così come molti altri siti nazionali che ci forniscono, in dettaglio, i beneficiari di questa somma economica in busta paga e i motivi per i quali è stata stabilita.
Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: non vale per tutti gli italiani e non è obbligatoria, trattandosi di fringe benefit, ossia di benefici aziendali, fino a 2mila euro, in busta paga, senza che vengano conteggiati nella dichiarazione dei redditi. Esiste un limite, di 1000 euro, per i lavoratori dipendenti senza figli, ma a cosa serviranno questi soldi in più sulla busta paga?
Partendo dal presupposto che è solo e unicamente il datore di lavoro a stabilire se erogare o meno questi benefici ai suoi dipendenti, il denaro servirà per il pagamento delle bollette, dell’affitto o del mutuo sulla prima casa e tali benefici riguardano sia lavoratori dipendenti, che coloro che hanno un reddito assimilato a quello da dipendente, come i co.co.co. e i collaboratori a progetto, se hanno figli a carico.
Chi non ha figli a carico, potrà ricevere un bonus ridotto di mille euro in un anno. A poterlo ricevere sono sia i dipendenti che i lavoratori con reddito assimilato a quello da dipendente. Va riprecisato che è solo il datore di lavoro che può decidere se erogare o meno il beneficio economico, non essendoci nessun obbligo.
Se esso decide di erogarlo, deve farsi consegnare dal lavoratore una dichiarazione firmata con i codici fiscali dei figli a carico, in modo da conservarsela nel caso di eventuali controlli. Con i 2 mila euro ricevuti si può provvedere al pagamento delle bollette, delle spese domestiche, quindi, ad esempio, a pagare il mutuo solo per la prima casa o l’affitto.