Hamas: “Italia partner di Israele nell’aggressione al nostro popolo, errore gravissimo” – La diretta della guerra

 

Mentre continua la cruda offensiva israeliana su Gaza, alcuni ostaggi stanno tornando alle loro famiglie. Una di queste è Uri Magidish, soldatessa israeliana catturata dalle forze di Hamas il 7 ottobre scorso. Nella serata di ieri Nethanyau aveva chiarito di non voler assolutamente fermare le operazioni di guerra nella Striscia d Gaza via terra: “Le atrocità commesse da Hamas ci ricordano che non raggiungeremo la promessa di un futuro migliore se noi, il mondo illuminato, non saremo preparati a combattere i barbari, perché loro sono disposti a combattere noi. Questo è un punto di svolta per i leader e le nazioni”.

11:29 – Attacco di droni contro Israele nello Yemen

I ribelli Huthi, nello Yemen,, hanno lanciato dei droni contro Israele. Gli huthi sono sostenuti dall’Iran: Abdelaziz bin Habtour, primo ministro dello Yemen, ha rivendicato l’invio stesso dei droni.

10:22 – Hamas accusa l’Italia: “Ha commesso errore gravissimo”

Sono molto dure e preoccupanti le parole di Basem Naim, uno dei leader di Hamas, che considera l’Italia “partner” di Israele nell’aggressione sulla Striscia di Gaza. Le ha dette nel corso di un’intervista ad Agorà. su Rai3: “L’Italia è partner nell’aggressione contro il nostro popolo, dal momento che purtroppo ha scelto la destra, la parte destra della storia. È un errore gravissimo che trasforma l’Italia in una delle parti nell’aggressione contro il nostro popolo. Israele non agisce da solo ma per conto di Germania, Gran Bretagna, Usa, Francia, purtroppo anche dell’Italia che ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo. Possiamo soltanto dire che la comunità internazionale ha la stessa responsabilità di Israele in tutte le stragi commesse contro il nostro popolo”.

Il video dell’intervento ad Agorà:

https://youtu.be/3IaHgshKBzI

08:30 – Israele, ucciso comandante Hamas

L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il Comandante del battaglione di Beit Lahia della Brigata Nord di Hamas, Nasim Abu Ajina, che ha diretto “il massacro dello scorso 7 ottobre nel kibbutz Erez e nel Moshav di Netiv HaAsara”. “In passato – ha aggiunto – Abu Ajina ha comandato la difesa aerea di Hamas e preso parte allo sviluppo dei droni e dei parapendii dell’organizzazione terroristica. La sua eliminazione riduce in modo significativo gli sforzi di Hamas di contrastare le attività di terra israeliane”.

07:00 – Pentagono, nuova fornitura di armi a Israele. “Nessun limite”

Il Pentagono continua a fornire armi a Israele quasi quotidianamente, ha la vice addetta stampa del Dipartimento della Difesa americano Sabrina Singh. Nonostante il numero crescente di vittime civili “non stiamo ponendo alcun limite al modo in cui Israele usa le armi”, ha detto la Singh. “Spetta davvero solo alle forze di difesa israeliane usarle e decidere come condurranno le loro operazioni”. Singh non ha risposto alla domanda se ci fossero preoccupazioni all’interno del Pentagono riguardo al modo in cui vengono usate le armi, ma ha detto che il segretario Lloyd Austin ha regolarmente sottolineato la necessità per Israele di seguire le leggi dei conflitti armati ed evitare il più possibile vittime civili.

06:30 – Uri Magidish, la soldatessa liberata torna dalla famiglia: il video

È stato diffuso il video del primo incontro con la famiglia di Ori Magidish, liberata dalle forze di Nethanyau nel corso di un’operazione di terra: a darne notizia, ieri, era stato il portavoce Daniel Hagari: “La soldatessa colonnello Uri Magidish è stata rilasciata, nel corso di un’operazione di terra, dopo essere stata rapita dall’organizzazione terroristica Hamas il 7 ottobre. Il soldato è stato visitato dal medico, le sue condizioni sono buone e ha incontrato la sua famiglia. L’IDF e lo Shin Bet continueranno a fare ogni sforzo per ottenere il rilascio dei rapiti”. Le immagini del primo incontro con la nonna sono estremamente commoventi: “Sono qui, è finita, non ti preoccupare, è finita” continua a dire la ragazza all’anziana, mentre nella casa e fuori, ne quartiere, ci sono enormi festeggiamenti.

 

 

Madre e figlia rapite da Hamas sono tornate a Chicago. Erano state rilasciate il 20 ottobre

Natalie Raanan, che insieme a sua madre è stata presa in ostaggio da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre e poi rilasciata, è tornata a Chicago. Lo ha detto l’ambasciata israeliana a Nbc News. I parenti di Natalie e sua madre Judith Raanan ritengono che altri sette membri della famiglia siano ancora dispersi e che un altro sia stato ucciso da Hamas. “Mentre celebriamo il ritorno di Natalie, ricordiamo i 238 ostaggi, tra cui neonati, bambini, donne e anziani, che sono ancora detenuti da Hamas a Gaza”, ha detto Yinam Cohen, console generale di Israele nel Midwest.

01:00 – Israeliani a Onu si appuntano stella gialla

L’ambasciatore isrsaeliano all’Onu Gilad Erdan e il resto della delegazione durante il suo discorso alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza ha indossato sul petto la stella gialla a sei punte con la scritta “never again”, “mai più”. Continuando a paragonare Hamas ai nazisti, ha aggiunto: “La differenza tra il 1939 e oggi è che abbiamo uno stato forte e un esercito e ci difenderemo”.

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19:09 – Nethanyau, no al cessate il fuoco

Nethanyau non ha alcuna intenzione di fermarsi, nonostante la preoccupazione di molti: “Capisco le preoccupazioni dei familiari degli ostaggi, ma la valutazione comune è che un’operazione di terra può creare la possibilità di liberare gli ostaggi. L’operazione di terra aumenta e crea più pressione”. L’obbiettivo principale è bloccare Hamas in tutto e per tutto: “Le atrocità commesse da Hamas ci ricordano che non raggiungeremo la promessa di un futuro migliore se noi, il mondo illuminato, non saremo preparati a combattere i barbari, perché loro sono disposti a combattere noi. Questo è un punto di svolta per i leader e le nazioni”. Parole di tutela verso i civili di Gaza, che però finora sono state poco concretizzate nei fatti: “Non c’è un solo civile che deve morire, c’è una zona sicura ma Hamas non gli permette di andare via. Stiamo facendo tutto il possibile per evitare la morte dei civili”.

18:50 – Una soldatessa israeliana liberata dall’esercito

Una soldatessa israeliana rapita lo scorso 7 ottobre è stata liberata dall’esercito israeliano con un’operazione terrestre. Lo annuncia il portavoce militare.

17:30 – Netanyahu, terza fase della guerra, esercito avanza a Gaza

“Siamo entrati nella terza fase della guerra con l’esercito che avanza in maniera misurata ma molto potente all’interno della Striscia”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in apertura del consiglio dei ministri. “La prima fase – ha spiegato – era stata quella del contenimento, la seconda un martellamento dal cielo che continua ancora ed ora, invece, l’estensione della penetrazione via terra nella Striscia”.

15:00 – Ostaggi contro Netanyahu: “Paghiamo il tuo fallimento”

“Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c’era l’esercito, non c’era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre, non c’è l’esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili”. Comincia così l’appello delle tre donne in ostaggio nel video diffuso da Hamas e rivolto al premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Ieri c’è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe”, aggiungono.

14:20 – Hamas diffonde video di tre donne ostaggio

Hamas ha diffuso poco fa un video di tre donne prese in ostaggio a Gaza. Il filmato, della durata di un minuto e 16 secondi e che è stato visionato dall’ANSA, è stato diffuso dagli account di Hamas sui social media.

12.58 – Shani Louk è stata decapitata, trovato il suo cranio

Non solo è morta, ma l’hanno anche decapitata. Perde piede l’ipotesi che Shani Louk fosse effettivamente stata ricoverata in una struttura ospedaliera a Gaza in quanto è stato trovato il suo cranio. Isaac Herzog, presidente d’Israele, ha dichiarato: “Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia. È stato trovato il suo cranio”. Secondo quanto detto da Herzog, molti corpi non sono stati ancora identificati perché le persone sono state abusate, smembrato o bruciate “nel mondo più raccapricciante”.

09:40 – Ostaggi di Hamas: “La tedesca Shani Louk è morta”

“Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita”. Lo ha detto a Rtl la madre di Shani Louk, la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas e riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep. Lo riporta Bild, che cita anche una conferma della sorella della giovane. Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma “gravemente ferita” in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.

09:20 – A Gaza bambini hanno solo acqua di mare da bere

I bambini stanno affrontando una situazione “catastrofica” a Gaza e i genitori non hanno altra scelta che dare loro acqua di mare, secondo l’agenzia ONU per l’infanzia Unicef. Toby Fricker, portavoce dell’ente, ha dichiarato che le carenze che esistevano a Gaza anche prima dell’attuale conflitto sono state “portate a un altro livello”.
“Uno dei membri del nostro staff ha una bambina di quattro e una di sette anni e cerca di tenere le bambine al sicuro, di tenerle in vita ogni giorno”, ha detto. Ha raccontato che stanno bevendo solo acqua salata e sua figlia dice: “Mamma, perché non posso avere di nuovo l’acqua normale che avevamo nei giorni normali?”. Fricker ha chiesto un “immediato cessate il fuoco umanitario” e l’aumento delle forniture di aiuti a Gaza “su base sostenuta”. “Quello che vediamo ogni giorno è che i bambini vengono uccisi, feriti e mutilati. E questa è la cosa più importante: proteggere le vite dei bambini e tenerli in vita”.

08:50 – Razzi da Gaza contro comunità Israele a ridosso Striscia

Dopo qualche ora di pausa è ripreso il lancio di razzi da Gaza verso le comunità israeliane a ridosso della Striscia, in particolare la cittadina di Netivot. Lo ha fatto sapere l’esercito.

08:00 – Israele aumenta operazioni dentro la Striscia

Domenica, l’esercito israeliano ha intensificato il suo attacco a Gaza, espandendo l’invasione di terra contro Hamas. Il presidente USA Joe Biden ha chiesto al leader israeliano di incrementare immediatamente l’assistenza umanitaria e proteggere i civili. Durante la notte, le forze israeliane hanno ampliato le loro operazioni terrestri. Un aereo dell’IAF, supportato dalle forze di terra, ha colpito una postazione di Hamas e più di 20 individui presenti. Vicino all’Università di Al-Azhar, sono stati avvistati terroristi armati e una postazione di lancio di missili, successivamente colpiti da un aereo da caccia dell’IAF. Infine, l’Idf ha comunicato di aver neutralizzato terroristi situati in edifici civili e tunnel, che cercavano di attaccare le forze israeliane.

07:00 – Oltre 8.000 vittime palestinesi

Secondo il governo di Gaza, gli attacchi aerei israeliani in corso a Gaza hanno distrutto 47 moschee e sette chiese da quando il Paese ha lanciato un’azione di ritorsione in seguito al raid di Hamas del 7 ottobre. È quanto riporta Al Jazeera. L’ufficio stampa di Gaza ha affermato che nelle ultime tre settimane sono state distrutte anche 203 scuole e 80 uffici governativi. Salama Maarouf, direttore dell’ufficio, ha affermato, citato da Al Jazeera Arabic, che 220.000 unità abitative sono state danneggiate a causa del massiccio bombardamento e 32.000 edifici sono stati completamente distrutti.

06:30 – Usa: “No a truppe di combattimento”

La vicepresidente americana Kamala Harrisha ribadito che gli Stati Uniti non hanno “alcuna intenzione né alcun piano di inviare truppe da combattimento in Israele o a Gaza”. In un’intervista al programma tv 60 Minutes della Cbs, la Harris ha specificato ieri sera che gli Usa stanno fornendo allo Stato ebraico consulenza, attrezzature e sostegno diplomatico. “Israele senza alcun dubbio ha il diritto di difendersi. Detto questo, è molto importante che non vi sia alcuna confusione tra Hamas e i palestinesi. Le regole della guerra devono essere rispettate e devono arrivare aiuti umanitari”, ha aggiunto la Harris.

04:00 – Idf aggiorna numero ostaggi, sono 239

L’esercito di Israele (Idf) ha aggiornato il numero degli ostaggi che si trovano nella Striscia di Gaza a seguito dell’attacco lanciato da Hamas il 7 ottobre nel sud di Israele, fissandolo a 239. L’annuncio è stato dato dal portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, precisando che fra gli ostaggi ci sono lavoratori stranieri e che il numero non include i quattro ostaggi già rilasciati, cioè Judith e Natalie Ra’anan, nonché Yocheved Lifshitz e Nurit Cooper.

02:00 – Israele, raid sulla Siria

Aerei da combattimento israeliani hanno colpito una serie di siti nel sud della Siria in risposta al lancio di razzi di ieri sera dalle alture del Golan verso il territorio dello Stato ebraico.

19:30 – Scontro soldati-miliziani palestinesi usciti da un tunnel

Secondo la radio militare, ci sono stati violenti scontri tra soldati israeliani dell’Idf e palestinesi armati nel nord della Striscia, vicino al valico di Erez con lo Stato ebraico. Secondo la stessa fonte, i miliziani sono usciti da un tunnel di alcune centinaia di metri dal vicino confine con Israele e hanno ingaggiato la battaglia con i soldati. In base ad alcune informazioni, molti combattenti palestinesi sono stati uccisi. L’esercito non ha al momento confermato la vicenda.

18:30 – Usa, “Per i palestinesi di Gaza il futuro deve essere soltanto a Gaza”

Per i palestinesi di Gaza “il loro futuro deve essere a Gaza e da nessuna altra parte”. Lo ha detto David Satterfield, l’inviato speciale di Joe Biden per i temi umanitari in Medio Oriente, secondo quanto riporta il Washington Post. Satterfield ha cercato così di dissipare l’idea che gli Stati Uniti sosterrebbero lo spostamento dei palestinesi di Gaza nel Sinai o altrove nella regione.

17:40 – In poco più di un’ora 9 razzi da Libano sul nord d’Israele

In poco più di un’ora sono stati 9 i razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo ha fatto sapere l’esercito israeliano secondo cui i primi 6 hanno fatto scattare le sirene di allarme nella città di Kiryat Shmona. Prima erano stati lanciati altri 3, due intercettati e uno caduto in un’area aperta. L’esercito sta ora colpendo il Libano con fuoco d’artiglieria.

16:00 – Sullivan: “Biden sentirà Netanyahu oggi, necessario tutelare civili”

Joe Biden sentirà nelle prossime ore il premier israeliano Benjamin Netanyahu e ribadirà la necessità di proteggere i civili. Lo ha detto il consigliere alla Sicurezza Nazionale Usa Jake Sullivan: “Hamas sta rendendo le cose più difficili per Israele perché usa i civili come scudi umani e le usa infrastrutture civili. Questo non toglie che Israele ha la responsabilità di proteggere i civili. Riteniamo che migliaia di palestinesi siano stati uccisi nei bombardamenti e questa è un tragedia. Tutte le misure e le iniziative possibili – afferma Sullivan – devono essere prese per proteggere i civili. Joe Biden parlerà ancora con il premier israeliano Benjamin Netanyahu nelle prossime ore e ribadirà la posizione americana”.

14:20 – Onu: “Situazione a Gaza disperata”

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha avvertito che la situazione a Gaza sta peggiorando rapidamente mentre ha ripetuto appelli disperati per un cessate il fuoco per porre fine all’”incubo” dello spargimento di sangue.
“La situazione a Gaza sta diventando sempre più disperata di ora in ora. Mi rammarico che invece di una pausa umanitaria estremamente necessaria, sostenuta dalla comunità internazionale, Israele abbia intensificato le sue operazioni militari”, ha detto Guterres durante una visita a Kathmandu, capitale del Nepal. “Il mondo è testimone di una catastrofe umanitaria che si svolge davanti ai nostri occhi”, ha aggiunto.
“Più di due milioni di persone, senza un posto sicuro dove andare, si vedono negare gli elementi essenziali per la vita – cibo, acqua, riparo e assistenza medica – mentre sono sottoposte a bombardamenti incessanti. Esorto tutti coloro che hanno responsabilità a fare un passo indietro sull’orlo del baratro.”

13:30 – Ucciso membro ufficio politico Jihad in attacco Israele

La Jihad islamica ha annunciato l’uccisione in un raid israeliano di Taysir Alghouti, membro dell’Ufficio politico dell’organizzazione. Alghouti, ha spiegato la fazione palestinese, è stato colpito nella sua casa di Rafah, nel sud della Striscia, insieme alla famiglia, di cui numerosi componenti sono periti nell’attacco.

12:00 – Papa: “Cessate il fuoco, a Gaza si lascino spazi per aiuti umanitari”

Papa Francesco ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza. “Fermatevi, la guerra è sempre una sconfitta”, ha detto il Papa. Il Pontefice ha anche chiesto la liberazione subito di tutti gli ostaggi e che nella Striscia si lasci lo spazio per il passaggio di aiuti umanitari.

11:00 -Usa si preparano ad ampliamento guerra

L’amministrazione Biden si sta preparando alla possibilità di un allargamento della guerra fra Israele e Hamas nel Medio Oriente ed è concentrata a far sì che le forze americane nell’area abbiano adeguate tutele. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali il possibile allargamento del conflitto è stato discusso in una conversazione fra il capo del Pentagono Lloyd Austin e il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant in una telefonata venerdì, alcune ore prima dell’azione rafforzata delle forze israeliane a Gaza.
A preoccupare sono anche le informazioni dell’intelligence di Israele, convinta che Hezbollah intensificherà gli attacchi mentre è in corso l’offensiva a Gaza.

10:00 – Gaza: Onu, magazzini cibo assaltati da migliaia di persone

Migliaia di persone hanno fatto irruzione in diversi magazzini e centri di distribuzione dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nelle aree centrali e meridionali della Striscia di Gaza, portando via farina di grano e altri “generi di sopravvivenza di base”: lo ha reso noto l’organizzazione, come riporta il Guardian. Uno dei depositi presi d’assalto si trova a Deir al-Balah, dove l’Unrwa immagazzina le forniture dei convogli umanitari provenienti dall’Egitto.

09:00 – Tensioni Netanyahu-esercito su attacco a sorpresa di Hamas

Dissensi ai vertici di Israele sulle responsabilità per l’attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre. Su Facebook Netanyahu ha scritto di non essere stato avvertito dall’intelligence militare nè dallo Shin Bet (sicurezza interna) sulla possibilità di una guerra da parte di Hamas. La radio militare ha replicato che ricevette invece avvertimenti sull’eventualità di attacchi dell’asse Iran-Hezbollah-Hamas, divenuti “più aggressivi” per via delle lacerazioni in Israele. Il leader centrista Benny Gantz (che fa parte del governo di ‘emergenza nazionale’) ha difeso i vertici militari e ha chiesto al premier di ritirare le sue dichiarazioni.

08:30 – Iran: “I crimini di Israele hanno superato la linea rossa”

“I crimini del regime sionista hanno superato la linea rossa, il che potrebbe costringere tutti ad agire”. Lo afferma su X il presidente iraniano, Ebrahim Raisi. “Washington ci chiede di non fare nulla, ma continuano a dare ampio sostegno a Israele. Gli Stati Uniti hanno inviato messaggi all’Asse della Resistenza (le forze sostenute dall’Iran in Medio Oriente, ndr) ma hanno ricevuto una risposta chiara sul campo di battaglia”, ha aggiunto.

07:30 – Aumenta il numero dei militari israeliani

Le forze di difesa israeliane hanno aumentato il numero dei militari sul terreno come parte della loro operazione ampliata nella Striscia di Gaza.

07:00 – Guterres: “Sorpreso da escalation senza precedenti”

l segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto che l’escalation militare israeliana a Gaza lo ha sorpreso anche perché sembrava che, nelle ore immediatamente precedenti, si fosse raccolto un crescente consenso internazionale sulla necessità di una pausa umanitaria. “Purtroppo, invece della pausa, sono stato sorpreso da un’escalation senza precedenti dei bombardamenti e il loro impatto devastante, che compromettono gli obiettivi umanitari. Ribadisco il mio appello – ha detto – per un immediato cessate il fuoco umanitario, insieme al rilascio incondizionato degli ostaggi e alla consegna di aiuti di livello corrispondente ai drammatici bisogni della popolazione di Gaza, dove una catastrofe umanitaria si sta svolgendo davanti ai nostri occhi”.

01:00 – In campo i bulldozer

Nuove esplosioni a Gaza. Secondo i media palestinesi, sono in corso scontri tra miliziani e forze israeliane che hanno tentato tra l’altro di penetrare nel campo profughi di Jabalia, a nord-est di Gaza, e in quello di Askar, a Est della città di Nablus, in Cisgiordania. Quest’ultima operazione sarebbe avvenuta con l’impiego di “un gran numero di bulldozer”.

22:20 – Hamas pronto all’accordo per una tregua, Israele vuole la guerra

Israele, Hamas: “Siamo pronti a condurre un accordo immediato di scambio di prigionieri che includa il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane in cambio di tutti gli ostaggi”.

21:00 – Netanyahu: “È una guerra contro il male”

La vittoria di Israele su Hamas, in cui crede fermamente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sarà quella “del bene sul male”. Nella conferenza stampa, la prima dall’inizio della guerra, Netanyahu ha detto di avere obiettivi chiari: “La distruzione militare di Hamas e delle sue capacità di governo; il ritorno degli ostaggi a casa”.

“Tutti noi dopo la guerra dovremo dare risposte a domande molti difficili. Incluso me”, ha ribadito il premier israeliano, rimarcando che l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso è stato per Israele “sicuramente un fallimento”. Ci sarà dopo la guerra “una investigazione accurata. Nessuna pietra resterà sul campo senza che la rigireremo. Ma adesso la priorità è la vittoria sul potere malefico di Hamas”.

“I nostri comandanti e i nostri soldati che combattono in territorio nemico sanno che la nazione e la leadership nazionale stanno dietro di loro” e “sono determinati a sradicare questo male dal mondo”, ha aggiunto il premier, “per l’esistenza nostra e, aggiungo, per quella di tutta l’umanità”. Netanyahu ha richiamato ciò che secondo la Bibbia i nomadi amaleciti fecero agli israeliti: “Ricordiamolo, e combattiamo”. I soldati israeliani di oggi sono gli eredi dei guerrieri giudei di tremila anni fa e il loro scopo è “sconfiggere un nemico sanguinario per assicurare la nostra esistenza nella nostra terra”.

17:40 – Israele richiama l’ambasciatore dalla Turchia

Il ministro degli esteri Eli Cohen ha ordinato il rientro dei diplomatici israeliani dalla Turchia “alla luce delle dure dichiarazioni della Turchia” stessa sulla guerra a Gaza.

16:45 – Erdogan: “Hamas non è terrorista, l’occupante è Israele”

“Ribadisco che Hamas non è un’organizzazione terroristica. Israele è un occupante. Vi parlo chiaramente perché la Turchia non vi deve nulla”. A dichiararlo, rivolto ad una folla di centinaia di migliaia di persone riunite a Istanbul, è stato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.