Giulia Cecchettin, denunciato l’uomo che ha rubato la foto in chiesa
Un episodio inquietante ha scosso la comunità di Saonara, già profondamente segnata dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, giovane studentessa uccisa nel novembre 2023 dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta. Nei giorni scorsi, una fotografia della ragazza, custodita sull’altare della chiesa del paese, è stata rubata. Dopo un’immediata denuncia da parte dello zio della vittima, Andrea Camerotto, il furto ha suscitato indignazione e sconcerto tra i cittadini e gli utenti dei social media.
Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Legnaro, si sono attivate prontamente. Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e ai sistemi di lettura targhe presenti nel territorio, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’auto utilizzata dal ladro per fuggire. Con grande sorpresa, il sospettato è risultato essere un settantenne residente a Verbania, a oltre 300 chilometri da Saonara. Al momento, non sono emersi legami personali tra l’uomo e la famiglia Cecchettin, e le motivazioni dietro al gesto rimangono oscure.
Su ordine della Procura di Padova, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione del settantenne, il quale, di fronte all’evidenza degli indizi, ha restituito spontaneamente la cornice contenente la fotografia rubata. L’oggetto è stato sequestrato e l’uomo è stato denunciato per furto aggravato. Resta da comprendere se dietro questo gesto ci sia un intento simbolico, provocatorio o, eventualmente, disturbi psichici.
La notizia del furto ha riacceso il dolore di una comunità che fatica a superare la perdita di Giulia Cecchettin, diventata un simbolo nella lotta contro la violenza di genere. La Conferenza Donne Dem del Veneto ha commentato l’accaduto, definendo il gesto un “offesa non solo alla memoria di Giulia, ma a tutte le donne vittime di femminicidio”. Anche il sindaco di Saonara ha espresso la sua solidarietà alla famiglia Cecchettin, sottolineando l’importanza di preservare la memoria della giovane e di combattere contro ogni forma di violenza.
Questa vicenda ha messo in luce non solo la necessità di proteggere i ricordi di chi ha subito ingiustizie, ma anche l’urgenza di affrontare il tema della violenza di genere in tutte le sue forme. La comunità di Saonara e il resto del paese continuano a lottare per onorare la memoria di Giulia e per garantire che simili atti non si ripetano mai più.