Giordano vs Kyenge: quello che non sapete sul suo passato. Esplode la polemica sul web.
Mario Giordano, giornalista noto per la sua lotta agli illeciti privilegi della casta, è sempre a contatto col popolo.
Questa volta, l’intervento che riportiamo, non è estrapolato da uno dei talk show da lui frequentato, ma dalla sua rubrica Posta Prioritaria.
Com’è solito fare, risponde alla missiva di una lettrice:
Caro Mario Giordano, Cécile Kyenge è tornata alla ribalta in questi giorni dopo mesi di silenzio. Di lei so che è del Katanga, che ha più di trenta fratelli, è oculista, è figlia di un capo tribù un po’ mago, che insieme alla madre, ha qualche matrigna, come si usa laggiù nel Congo.
Entrata nel Pd, dopo essere stata ministra ora è europarlamentare. Ma confesso di non conoscere il risultato dell’opera della Kyenge nel suo percorso di ministra ed europarlamentare. Cos’ha fatto finora per il popolo italiano?
Piera Murgia-Milano
E lui risponde:
Cara Piera, nel caso le fosse sfuggito il bel pezzo del collega Marco Gorra sul tema, le riassumo brevemente la sua carriera politica. Dopo aver fondato nel 2002 l’associazione interculturale Dawa (in lingua swahili: magia, medicina, star bene), con lo scopo di “promuovere la conoscenza reciproca delle culture e sviluppare percorsi di sensibilizzazione, integrazione e cooperazione tra l’Italia e l’Africa, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo”, nel 2004 viene eletta in una circoscrizione del Comune di Modena per i Democratici di Sinistra, poi diventa responsabile del Forum della Cooperazione Internazionale e dell’Immigrazione e nel 2009 viene eletta consigliere provinciale di Modena, quindi cooptata nel partito nazionale per occuparsi di politiche dell’immigrazione (è ovvio).
Viene eletta alla Camera nel 2013: la sua prima proposta di legge riguarda (è ovvio) il diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati. Quando Enrico Letta diventa premier, ecco l’idea geniale: il primo ministro nero nella storia della Repubblica (è ovvio). Così la Kyenge si trova a far parte del governo: una specie di miracolo in salsa buonista che non produce grandi effetti sul piano pratico (non si ricorda alcun provvedimento) ma straordinari sul piano mediatico, grazie alla grancassa compiacente (è ovvio).
Memorabili le sue baruffe con la Lega e con Calderoli in particolare che ebbe nei suoi confronti parole non proprio gentili (è ovvio). Anche il marito della Cécile, va detto, non è stato molto tenero con lei. Per tutta compensa è stato cacciato (è ovvio) dal Consorzio attività produttive della Provincia di Modena, consorzio casualmente presieduto da un esponente del Pd. Quando Letta è caduto, Renzi l’ha spedita a Strasburgo dove è diventata, tra le altre cose, esperta dell’“approccio olistico al fenomeno migratorio”.
E con questo, ringraziando ancora il collega Gorra per la collaborazione, penso di aver risposto alla sua domanda, cara Piera. Che cosa ha fatto la Kyenge per il popolo italiano? Nulla. È ovvio.
Cosa pensi delle rivelazioni sul conto dell’ex ministro dell’integrazione?