Gioele morto a 9 anni, il padre scrive a Fedez: parole dure
Una terribile tragedia sconvolge l’intero paese. Un bambino di appena 9 anni, Gioele Putzu, è stato travolto e ucciso da una porta di calcio che gli è crollata addosso mentre giocava con due coetanei nel campo sportivo ‘Meledina’, nella frazione di San Nicola. L’incidente è avvenuto poco dopo le 18. Il padre del bambino ha deciso di scrivere una lettera a Fedez. (Continua…)
Gioele Putzu schiacciato da una porta da calcio
Il piccolo Gioele Putzu, di appena 9 anni, è morto dopo essere stato travolto e schiacciato da una porta di calcio, che gli è crollata addosso mentre giocava con due coetanei nel campo sportivo ‘Meledina’ di San Nicola. I tre ragazzini erano entrati nel campo per dare due calci al pallone: una porta mobile, per motivi che sono tuttora in fase di accertamento, ha ceduto cadendo addosso al bambino. Inutili i soccorsi, il piccolo non ce l’ha fatta. Il padre ha scritto una lettera a Fedez.
Il padre scrive a Fedez
Il padre di Gioele Putzu ha deciso di scrivere una lettera a Fedez: “Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana visto che hai dei figli. Mio figlio Gioele è morto a 200 metri da te. Mentre cantavi ad Ozieri, ero per terra con il mio bambino a cui chiedevo di riaprire gli occhi. Mentre ti esibivi, imploravo Dio di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui. Noi abitiamo ad Olbia, siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti dal vivo, tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore“. (Continua…)
La difesa di Fedez
Nonostante la tragedia fosse avvenuta poco prima, Fedez ha deciso lo stesso di esibirsi e la sua scelta ha scatenato non poche polemiche. Lui si è così difeso: “Ho suonato ad Ozieri, in provincia di Sassari, sono stato avvertito di questa terribile tragedia poco prima di salire sul palco. Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la mia e la nostra vicinanza di tutta la piazza alla famiglia. Nessuno si è permesso di dire nulla. Nessuno“.