GINO CECCHETTIN, FUTURO RUOLO NELLA TELEVISIONE ITALIANA?

Il femminicidio di Giulia Cecchettin rimarrà segnato indelebilmente nella memoria della nostra nazione. Le ambizioni e le speranze di una giovane donna di appena 22 anni, prossima al raggiungimento del traguardo della laurea, sono state spezzate prematuramente a causa dell’assurdo gesto del suo ex fidanzato, Filippo Turetta, ora detenuto nel penitenziario di Verona.

Gino Cecchettin e sua figlia Elena, rispettivamente il padre e la sorella di Giulia, hanno assunto un ruolo di primo piano nell’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo ai temi così attuali e delicati legati alla violenza sulle donne. Dopo la scomparsa della giovane Giulia, avvenuta a soli 22 anni, i due hanno deciso di non tacere di fronte a questa tremenda vicenda che li ha colpiti.

Fin dalle prime ore successive dall’accaduto, Gino e Elena si sono esposti di fronte all’opinione pubblica italiana inaugurando una battaglia per far sì che nessuna famiglia provi in futuro il dolore di un simile accaduto. Con coraggio e determinazione, hanno scelto di non rimanere in silenzio di fronte a un fenomeno così ancora oggi diffuso come il femminicidio.

La loro testimonianza ha suscitato un’ondata di solidarietà e partecipazione da parte dell’intera comunità, che si è mobilitata per manifestare contro la violenza sulle donne e per chiedere giustizia per Giulia e per tutte le vittime di simili storie.

Questa apparente naturalezza di Gino Cecchettin nell’esporsi di fronte ai riflettori televisivi gli hanno attirato anche forti critiche da parte di chi ha giudicato inopportuno questa sovraesposizione mediatica. Altri, invece, ipotizzano un futuro in tv del papà di Giulia. Emergono le prime clamorose indiscrezioni in tal senso

Di recente Gino Cecchettin è tornato in televisione nella nota trasmissione ‘Timeline’ su Rai 3, per parlare dell’uscita del suo libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”. Il papà di Giulia ha pubblicato in tempi record un libro sulla triste vicenda famigliare che ha vissuto lo scorso novembre, quando la figlia 22enne è stata strappata alla vita per mano del suo ex fidanzato.

Nonostante le forti critiche subite in questi mesi, Gino Cecchettin ha deciso di proseguire per la sua strada in quest’opera di sensibilizzazione a temi quali il patriarcato ed il femminicidio. Ad oggi preferisce infatti non curarsi più di chi lo accusa in merito alla sua eccessiva esposizione mediatica.

“Non riesco a patire più per chi mi attacca -ha detto Cecchettin- il commento più comune è “non riesco a capire come faccia”. Io sono motivato nel portare avanti il nome di Giulia e far sì che quello che ha fatto lei rimanga. Un vecchio detto dice “prima di giudicarmi prova a fare dieci passi con le mie scarpe”.

Poi un pensiero ai genitori di Filippo: “Stanno vivendo una situazione ancora più brutta, per loro la vedo difficile riprendere un’attività normale, io posso sempre riservare nel mio cuore un ricordo positivo”.

Gino Cecchettin ha ammesso di aver provato sentimenti profondamente negativi subito dopo l’accaduto, ma con grande coraggio e forza d’animo è riuscito ad andare oltre questi istinti e a concentrare tutti i suoi pensieri per Giulia. “Quando sentimenti di rabbia e vendetta iniziano a palesarsi mi concentro su di lei e ogni sentimento negativo svanisce”, dichiara Cecchettin.